Magazine Cinema

Spring Breakers - Una Vacanza da Sballo

Creato il 23 novembre 2013 da Mattia Allegrucci @Mattia_Alle
Spring Breakers - Una Vacanza da SballoGirovagare, festeggiare, sperimentare. Scoprirsi, cercarsi, perdersi, ritrovarsi, momenti che ogni essere umano ha vissuto nel suo periodo adolescenziale. Volere, fare, potere, desiderare ma, soprattutto, sentirsi i più forti e avere tutto il mondo nelle proprie mani. Spring Breakers racconta una adolescenza sconvolta di quattro sperdute passerotte che decidono di festeggiare le loro vacanze primaverili senza dire niente ai loro genitori, figure onni-assenti per tutta la durata della pellicola, dei quali non sentiamo nemmeno le voci fuori campo al telefono e che non si fanno pensieri se le loro bambine sono scomparse per circa una settimana; questi tutori inesistenti, o esistenti solo in maniera fugace, vengono sostituiti da figure paterne discutibili che diventano ben presto amanti e aiutano le quattro piccole passerotte ad ambientarsi in questo nuovo, strano mondo di cui fino a qualche giorno prima non sapevano l'esistenza.Spring Break per sempre, ripete la voce di James Franco di tanto in tanto, come ad acclamare rumorosamente un moderno Paese dei Balocchi che attrae poveri ciuchi dispersi che hanno le sembianze di Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Ashley Benson e Rachel Korine, ognuna delle quali reagisce in modo del tutto diverso, perdendosi ancora di più rispetto a prima e trovandosi senza un appiglio proprio per la mancanza della famiglia di cui sopra, incapace di educare i propri figli. Faith, la Gomez, è quella che capisce per prima l'abominio di questo mondo, perché ha la Fede (non a caso) come punto fermo attorno al quale basare le proprie scelte, ed ha un attaccamento alla famiglia ben diverso dalle altre ragazze, che sceglieranno di seguire strade opposte e che non smetteranno di perdersi lungo il corso del film. Droga, sesso, alcol, fumo, pistole, rapine, prigione; questo lavoro analizza e descrive tutte quelle componenti negative della società, senza mai fare cenno a quelle positive, per questo il gesto di tornare a casa non è classificabile come un abbandono dello sbagliato per tornare al giusto, ma è più che altro una rinuncia o, se preferite, una sconfitta personale per non essere riusciti a spaccare il mondo come si sperava. Nessuna gioia, nessun premio di consolazione, nessun ritorno a casa viene inquadrato dalla mano di Harmony Korine, che più che altro si sofferma sulla fuga delle ragazze, deluse dal mondo e da loro stesse. Tutto questo viene raccontato con una idea registica ottima, poiché Korine decide di trascinare lo spettatore all'interno di un incessante oblio confuso, caratterizzato da un continuo senso di deja-vu e da una sospensione del tempo infinita: non c'è differenza tra il primo o il settimo giorno, non riusciamo a comprendere lo scorrere del tempo, riusciamo solo ad intuire la cronologia degli eventi. Flashback, flash forward, voci fuori campo, ralenti; il presente, il passato e il futuro si uniscono in un costante ed incomprensibile tempo sospeso, come se anche noi fossimo sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e non avessimo più un appiglio a cui aggrapparci.
Spring Breakers - Una Vacanza da Sballo

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines