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Spuntano le piccole lune di Plutone

Creato il 19 febbraio 2015 da Media Inaf
Clyde Tombaugh (Wikipedia)

Clyde Tombaugh (Wikipedia)

Era il 18 febbraio 1930 quando, attraverso il confronto di lastre fotografiche impressionate pochi giorni prima, il giovane astrofilo Clyde Tombaugh scoprì Plutone all’Osservatorio Lowell di Flagstaff, in Arizona, dove era stato assunto per la sua precoce perizia astronomica. Ottantacinque anni dopo, è un veicolo spaziale a puntare Plutone, la sonda NASA New Horizons, che ci ha regalato le sue prime immagini delle piccole lune in orbita attorno al pianeta nano ghiacciato.

Le lune Nix e Hydra sono infatti visibili in una serie di immagini scattate da New Horizons dal 27 gennaio all’8 febbraio scorso, a distanze che variano da circa 201 a 186 milioni chilometri da Plutone. Assemblate in un piccolo filmato, le nuove immagini costituiscono la prima lunga occhiata della sonda a Hydra (identificata da un quadrato giallo) e il suo primo sguardo in assoluto su Nix (quadrato arancione).

Il set di immagini è stato appositamente elaborato per rendere le piccole lune più facile da scorgere. «E’ emozionante vedere emergere i dettagli del sistema di Plutone mano a mano che ci avviciniamo alla fatidica data del 14 luglio, quando il veicolo spaziale raggiungerà la sua meta», dice John Spencer del Southwest Research Institute, membro del team scientifico di New Horizons. «Questa buona prima visione di Nix e Hydra segna un altro importante traguardo, e un modo perfetto per celebrare l’anniversario della scoperta di Plutone».

Animazione di sette fotogrammi in cui si riconoscono le lune di Plutone Hydra (nel quadrato giallo) e Nix (arancione). Ogni fotogramma è una combinazione di cinque immagini da 10 secondi, scattate con lo strumento Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI) utilizzando una modalità speciale che combina i pixel per aumentare la sensibilità a spese della risoluzione. Il set di immagini a destra è stato appositamente elaborato per rendere le piccole lune più facili da distinguere. Crediti: NASA/Johns Hopkins APL/Southwest Research Institute

Animazione di sette fotogrammi in cui si riconoscono le lune di Plutone Hydra (nel quadrato giallo) e Nix (arancione). Ogni fotogramma è una combinazione di cinque immagini da 10 secondi, scattate con lo strumento Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI) utilizzando una modalità speciale che combina i pixel per aumentare la sensibilità a spese della risoluzione. Il set di immagini a destra è stato appositamente elaborato per rendere le piccole lune più facili da distinguere. Crediti: NASA/Johns Hopkins APL/Southwest Research Institute

Nix e Hydra sono stati scoperte dai membri del team di New Horizons in immagini riprese nel 2005 dell’Hubble Space Telescope. Hydra, la luna più esterna del sistema di Plutone, orbita intorno al pianeta nano ogni 38 giorni a una distanza di circa 64.700 chilometri, mentre Nix fa un giro completo in 25 giorni da 48.700 km. Ogni luna è probabilmente tra 40 e 150 km di diametro, ma gli scienziati conosceranno le loro dimensioni in modo più preciso solo quando New Horizons, tra pochi mesi, otterrà foto ravvicinate di entrambe. Altre due lune di Plutone, Styx e Kerberos, sono ancora più piccole e ancora troppo deboli per potere essere viste da New Horizons alla sua attuale distanza da Plutone.

Non resta che attendere, mentre New Horizons prosegue spedita il suo cammino. La sonda trasporta, tra l’altro, una parte delle ceneri di Clyde Tombaugh, come omaggio alla sua scoperta. Scoperta che Alan Stern del Southwest Research Institute, responsabile scientifico di New Horizons, afferma essere stata «molto avanti rispetto al suo tempo, preannunciando la scoperta della fascia di Kuiper e di una nuova classe di pianeti».

Fonte: Media INAF | Scritto da Stefano Parisini


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