Magazine Cultura

Spunti di vita 11

Creato il 27 aprile 2014 da Marvigar4

Spunti di vita

MARCO VIGNOLO GARGINI

SPUNTI DI VITA

   Alfonso Cardenotti, da Trapani, aveva completato il viaggio intorno e dentro il brano, nel suo sentimento amorale, sopra una voluttà che adesso sommava le parole ai tremori del desiderio. Non avrebbe potuto recensire com’era abituato, in condizioni di distacco, di scientifico controllo delle proprie emozioni, nonostante tutto gli restava ancora molto da aggiungere, non era andata completamente dispersa la sua capacità critica.

« Orbene. La tecnica è effettivamente quella joyciana dello stream of consciousness, ma in fondo lei stessa lo ha specificato prima che io incominciassi a leggere… »

« Non le è piaciuto, vero? »

« A esser sincero sono molto interessato, cioè sono incuriosito dal suo modo di scrivere… Si tratta di una serie di spunti autobiografici? Mi spiego meglio. In queste pagine c’è una base di esperienza diretta, vissuta da lei, oppure ha prevalso l’invenzione? »

« Ho usato degli spunti che riguardano, sì, la mia vita, però mi sono imposta di non essere troppo aderente ai fatti reali… Vorrei dire che mentire in letteratura è soprattutto trasformare, elaborare il materiale della realtà. Non è un reato contro la verità… »

« Ci mancherebbe! Io sono un nemico acerrimo del realismo in letteratura. Non abbia paura, signorina… Signorina? Come si chiama se non le dispiace? »

« Lara Altoviti. »

« Bene, Lara. Posso chiamarla per nome? »

« Ma certo! Anzi, mi fa piacere. Io non amo esser chiamata per cognome… »

« Vede, Lara, il suo scritto presenta una notevole ricerca linguistica, anche di buona fattura, ma il pericolo in questi casi, e in primo luogo adoperando questo stile, è di perdersi in labirinti senza uscita. Ciò che ho letto ora mi ha convinto abbastanza, lo creda; nella sua corrente, nel suo flusso di coscienza vi sono i germi di un buon talento letterario… Il vocabolario che non è sciatto; l’atmosfera evocata che è sufficientemente ben descritta; il linguaggio che si alterna tra vari livelli senza sfociare in un incomprensibile narcisismo di forme, o in un contrasto insanabile… Sì. Esistono molti elementi a suo favore… »

Lara ottenne un altro incontro con Cardenotti per discutere del proprio brano e di un probabile futuro in letteratura. E tutto era nato da una caduta: i quattro fogli usciti dal quadernone degli appunti di Lara.

La sera a casa di Lara l’eccitazione era tutta femminile: la ragazza stava tuttora carezzando il ricordo della discussione mattutina con il professore, e non vedeva l’ora di andare il giorno seguente a parlare nuovamente di sé, delle proprie aspirazioni di scrittrice, non più in un’aula dell’Università, ma a casa dello stesso professore.

La madre di Lara, Marta, giornalista responsabile della pagina dello spettacolo all’interno del quotidiano La Gazzetta di ***, era riuscita eccezionalmente a ottenere un’intervista con un artista famosissimo, forse quello che non avrebbe mai potuto sognare per un suo scoop. L’evento straordinario era che Mario Tenich non rilasciava più interviste e dichiarazioni da anni.

L’unico a osservare divertito le due donne elettrizzate fu il padre di Lara e marito di Marta, Andrea Altoviti.

« Non è un segno del destino che contemporaneamente ci capitino queste due cose meravigliose? A me di avere un colloquio così bello, così importante con il professor Cardenotti, e di strappare l’appuntamento per un altro incontro a casa sua… E a te questa occasione che potrebbe dare un nuovo e definitivo impulso alla tua carriera… Certo, io non ho ancora niente in mano, però tu, mamma, sei a un passo da una svolta sicura. »

« Fammi fare gli scongiuri. Tu pensa che mi è arrivata la comunicazione ufficiale dal direttore in persona e io non volevo crederci! Lui? Mario Tenich che accetta delle domande da me? Bellissimo! Mi sembra di sognare. Comunque so già che dovrò mantenere una flemma britannica, altrimenti va tutto a monte. Non è mica la prima volta che manda a quel paese un giornalista! Il direttore mi ha riferito che il mio sesso è stata un’arma a mio vantaggio, vista la fama di tombeur des femmes di Mario Tenich… »

« Non vorrai dirmi che stasera farai la maliarda per assecondare la civetteria di quell’istrione? »

« Mario Tenich non è un istrione! È il più grande interprete teatrale di questo secolo… »



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :