Ecco un bell’esempio di norma italiana: un’azienda (nel caso la Stogit) può effettuare lo spurgo di un intero pozzo di gas e l’operazione non è soggetta a controlli, per legge. Lo ribadisce il sindaco di Bordolano (Cremona) Diego Bottini nel documento riportato qui sotto, reso noto oggi.
Quanto metano sia stato emesso, bruciato, che impatto ambientale ci sia stato in quei giorni e in quelli notte non lo sapremo mai: sappiamo solo che si aggiunge a tanti altri eventi negativi, perché non è un fatto isolato che avviene nel deserto, bensì in una delle regioni più inquinate del mondo, in una zona dove altri stoccaggi sono previsti e altri ne esistono. Usando una metafora, hanno fatto fare una sorta di indigestione a un malato senza controllare se abbia subito danni.
In questo modo si conferma la natura pericolosa della legge. Sì, la legge può essere pericolosa per la propria natura di strumento giuridico approvato da una maggioranza solo perché tale. È il numero dei voti, non le ragioni emerse dal dibattito parlamentare, a far sì che una proposta o disegno diventi legge.
E quella maggioranza che approva tali disposizioni, considerata in quanto maggioranza numerica e basta, è senz’altro fallibile.
Il risultato è che l’aria che respiriamo può ricevere emissioni di gas nemmeno sottoposte a controllo, in un territorio dove le emissioni legali sono quasi innumerevoli e da molti anni.
Nel video sopra don Scalmana si riferisce proprio a Bordolano durante un discorso di cui alcuni politici dovrebbero a mio giudizio tener conto.
Il sindaco Bottini poi chiederà informazioni alla Stogit per quel che attiene il piano rifiuti.

