La partecipazione delle nostre squadre ai gironi di Champions League ed Europa League ha già portato nelle casse delle società interessate un tesoretto di 127 milioni di euro.
La parte del leone, come sempre, è appannaggio della CL, che fra Juventus (63,7 mnl) e Roma (43,7 mln) ha portato l'85% delle risorse distribuite.
La differenza nasce certamente dai premi per il rendimento sportivo, ma soprattutto dalla quota di diritti televisivi ridistribuiti, il cosiddetto Market Pool: se ne primo caso conta molto il solo premio di qualificazione ai gironi (che vale 8,6 mln di euro, contro gli 1,3 dell'Europa League), nel secondo caso il divario è ancora maggiore. Le squadre di CL (e con l'eliminazione del Napoli il benefici per Juventus e Roma è ancora maggiore) si divideranno complessivamente un montepremi di 81 mln di euro; quelle di Europa League, invece, dovranno accontentarsi di un massimo di 17,6 mln di euro.
Il Market Pool della Champions League
Il meccanismo di distribuzione del Market Pool in Champions League non è particolarmente complesso: ne aveva parlato il nostro Ottavio Virtuani in questo post.
Per quanto riguarda la quota fissa, la regola è rimasta sostanzialmente invariata, con l'eccezione di una modifica intervenuta l'anno scorso che nel caso di due squadre classificate ai gironi ha aumentato la quota a favore della vincitrice dello scudetto al 65% del totale.
Invariato, invece, il meccanismo di distribuzione della quota variabile, che pesa il numero di partite effettivamente giocate: in questo senso la Juventus potrà solo aumentare il proprio incasso a danno della Roma, per un valore massimo di 3,5 mln di euro (in caso di arrivo alla finale).
Il Market Pool della Europa League
Molto più complesso il calcolo per quanto riguarda l'Europa League, anche perché può essere definito solo al termine della stagione. Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'analisi di Luca Marotta che avevamo pubblicato in questo post.
La tabella prova a simulare la situazione che potrebbe presentarsi al termine del torneo, spingendosi ad ipotizzare lo scenario migliore, in cui la finale sia giocata fra due squadre italiane.
Lo scenario finale migliore
Sulla base dei ragionamenti fatti, il grafico sottostante riproduce lo scenario migliore per ciascuna delle squadre, rappresentato dalla somma di quanto già percepito fino ad oggi (dato ormai acquisito) e dai possibili incrementi dovuti alla somma dei premi per il rendimento sportivo e della quota variabile del Market Pool in caso di vittoria del titolo.
Una riflessione sulla Champions League è d'obbligo tutte le volte che si analizzano questi dati: pur considerando che i dati non tengono conto del prestigio sportivo e delle sue ricadute economiche (incassi da botteghino, maggior appeal commerciale per gli sponsor, ecc.) il vero business per le squadre sembra essere la partecipazione al girone di qualificazione, che da solo porta in dote il 70% del totale dei premi UEFA.
La domanda da porsi è: questa situazione è voluta per garantire ad un certo numero di squadre una quota di entrate tali da consentire l'allestimento di squadre di livello indipendentemente dall'effettivo percorso?
La sensazione è che sia così. Diversamente un meccanismo premiante dovrebbe incentivare molto di più l'avanzamento del Club nella competizione rispetto alla sola partecipazione.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake