“La politica non ha avuto coraggio, le risorse si potevano trovare. Nella legge di Stabilità non c’è nessuna mossa in questa direzione”.
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi (cefic-staging.amaze.com)
Sono queste le parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel convento organizzato a Napoli dalla maggiore istituzione degli industriali italiani. Le stoccate alla legge di stabilità varata dal governo non si fermano qui: “La classe politica deve avere più coraggio per modificare uno status quo dal quale se il Paese non esce si avvia inevitabilmente verso il baratro. Serve una seria spending review.” Il timore del leader industriale è quello che la politica agisca solo ed esclusivamente per vantaggi elettorali, che potrebbe andare a peggiorare la situazione invece di migliorarla.”
E’ un fiume in piena Squinzi: “Mi rendo conto che c’è un problema di mancanza di risorse, ma si possono trovare in tanti modi. Nel decreto non c’è nulla riguardo al contenimento dei costi della pubblica amministrazione che spende 800 miliardi all’anno. E’ necessario un governo serio e autorevole – continua – e come abbiamo fatto in tutte le nostre imprese, in questi tempi difficili, credo che programmare un taglio dell’1% o 2% dei costi fosse assolutamente possibile e avrebbe voluto dire recuperare risorse per 20-25 miliardi. Certo, abbiamo bisogno di un Governo autorevole e affidabile che al limite possa andare anche in Europa a rinegoziare il fiscal compact. Credo che questo sia molto importante”.
“Non dimentichiamo che questa lotta continua contro il rispetto del parametro del 3% ed è determinata dal fatto che diventa sempre più difficile se il Pil contina a scendere. L’unico modo per uscire dalla crisi è ritrovare la crescita.” Sulle prospettive della ripresa, infine, Squinzi assicura di essere ottimista: “Gli imprenditori sono ottimisti per definizione, altrimenti non farebbero gli imprenditori.”
La legge di stabilità 2013, insieme alla legge di bilancio, costituisce la manovra di finanza pubblica per il triennio 2014-16 rappresenta lo strumento principale di attuazione degli obiettivi programmatici definiti con la Decisione di finanza pubblica. E’ andata a sostituire la classica Finanziaria, studiata dal Governo, nel 2010. La legge di stabilità è la somma degli intenti del governo, che dovranno essere comunque discussi, probabilmente modificati e approvati dal Parlamento nelle prossime settimane; il limite per l’approvazione è il 31 dicembre di ogni anno.
Agostino NicolòView My Other Posts