Magazine Giardinaggio

stadi di sviluppo del frutteto

Creato il 27 ottobre 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Stadi di sviluppo dei fruttiferi


fruttetoGli stadi di sviluppo del frutteto si caratterizzano per suddividersi in tre parti, che vengono chiamate anche stadi periodici: stiamo parlando dello stadio giovanile, lo stadio di maturità e lo stadio senile.

Ciascuno stadio può contare su una durata che può variare in base a determinate condizioni dal punto di vista endogeno, ma anche sotto il profilo ambientale.

Ogni stadio, quindi, acquisisce una fondamentale importanza per il frutticoltore, sopratutto in considerazione del fatto che presenta un differente valore dal punto di vista economico, in particolar modo in relazione alle varie cure colturali che è necessario attuare in ciascun stadio di sviluppo del frutteto, ma anche in relazione alla differente capacità di produzione.

La velocità con cui un frutteto passa da uno stadio a quello che lo segue dipende da degli elementi genetici, ma anche tecnico-colturali e pedo-climatici e, proprio per questa ragione, può variare molto sopratutto in base alla specie e all'ambiente colturale che vengono presi in considerazione.

Stadio giovanile


frutteto 2
Lo stadio giovanile parte, in pratica, con la vita dell'albero da frutto e finisce nel momento in cui quest'ultimo comincia la produzione.

Durante questo primo stadio di sviluppo del frutteto, l'albero si caratterizza per avere un forte sviluppo dal punto di vista vegetativo, ma non è in grado di garantire la produzione dei frutti.

Lo stadio giovanile, che viene chiamato anche con il termine di stadio improduttivo, presenta una durata che si lega molto con la specie.

Proprio in ragione della specie, la durata dello stadio giovanile può variare in base che si tratti di semenzale (ovvero una pianta che è stata ottenuta da un seme) oppure di astone (pianta che ha subito un innesto).

L'utilizzo di semenzali si confà sopratutto a tutti coloro che cercano un miglioramento dal punto di vista propriamente genetico, con l'obiettivo di realizzare delle nuove cultivar e degli inediti portainnesti; nella pratica, invece, vengono maggiormente impiegati gli astoni, che hanno un anno di età.

Lo stadio giovanile dei semenzali di pomacee presenta una durata che va oltre i dieci anni (in special modo il pero e il melo). Durante lo stadio giovanile, i semenzali di pomacee tendono a sottolineare, in modo particolare, degli aspetti morfologici, istologici e fisiologici con una chiara denominazione selvatica.

Lo stadio giovanile di semenzali di drupacee, invece, si caratterizza per non andare oltre, nella maggior parte dei casi, ai cinque anni di durata e non si caratterizza per degli specifici cambiamenti.

Per quanto riguarda i frutteti che sono stati innestati, il periodo di stadio giovanile non va mai oltre il triennio, dal momento che risulta comunque differente in base alla specie ed al portainnesto che vengono presi in considerazione.

Nella maggior parte dei casi, il portainnesto franco (ovvero quello che viene ricavato da seme mediante la selezione), permette di estendere la durata dello stadio giovanile in confronto a tutti quei portainnesti che vengono ricavati mediante la via vegetativa.

Stadio di maturità


Il secondo stadio prende il nome di stadio di maturità e si caratterizza per iniziare nel momento in cui la parte epigea ha ottenuto uno sviluppato adeguato.

Nel corso dello stadio di maturità l'attività vegetativa subisce un notevole rallentamento, mentre le foglie sono sempre più in grado di sintetizzare gli elementi fibroregolatori endogeni, che permettono di svolgere la differenziazione a fiore delle gemme neutre.

Ecco spiegato il modo in cui ha inizio la prima sequenza del ciclo di riproduzione, che si sviluppa passando da uno stadio giovanile ad uno di maturità, garantendo una fruttificazione che assume sempre di più una regolarità.

Dal punto di vista dei semenzali, nel corso del passaggio dal precedente stadio a quello di maturità, si svolge uno specifico processo, che prende il nome di ingentilimento, in cui la porzione epigea lascia per strada le impronte selvatiche, per avvicinarsi di più a quelle normali.

Si tratta di un processo che avviene piuttosto lentamente e per gradi, visto che inizia dalla parte apicale e si sviluppa fino alla base.

La parte basale conserverà le medesima caratteristiche di giovanilità fino al momento in cui la parte

Stadio di insenilimento


L'ultimo stadio prende il nome di insenilimento e si caratterizza per iniziare proprio nel momento in cui l'intero apparato radicale comincia ad invecchiare: la principale conseguenza di tale situazione è quella di provocare una diminuzione dell'attività assorbente.

Lo stadio di insenilimento presenta una principale conseguenza, connessa ad un complessivo indebolimento dell'attività vegetativa e, al tempo stesso, va a rallentare ogni funzione vitale.

L'albero da frutto, durante quest'ultima fase, non ha una grande tendenza a formare dei nuovi germogli, mentre il rinnovo dei rami si spegne man mano che passa il tempo, così come l'attività produttiva si riduce al minimo o si verifica saltuariamente, in modo scadente dal punto di vista qualitativo ed antieconomico.

Le modifiche incombono anche sul rapporto tra la massa fogliare e i nuovi organi: proprio per questa ragione, si verifica un'eccessiva formazione di sostanze idrocarbonate.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazine