Continua a far discutere il metodo Vannoni. Gli ultimi episodi sembrano mettere ancora più dubbi e perplessità sull’efficacia della cura.
IL METODO STAMINA
E’ ormai da diversi mesi che le notizie sul metodo stamina impazzano sui mass media. Si tratta di un particolare trattamento medico che, secondo il suo ideatore, Davide Vannoni si baserebbe sulla conversione di cellule staminali mesenchimali in neuroni e consentirebbe di guarire gravi malattie per le quali fino ad oggi non si conosce alcuna cura e sarebbe particolarmente utile nel trattamento di malattie neurodegenerative.
Ad oggi sorgono molti dubbi sulle terapie della Stamina e l’efficacia della cura non è mai stata autenticata. Occorre sottolineare che affinché una scoperta scientifica venga certificata dovrebbe seguire un iter ben preciso. Innanzitutto andrebbe pubblicata su una rivista scientifica accreditata. Dopodiché l’esperimento deve essere riprodotto da altri laboratori indipendenti che hanno il compito di certificarne la validità. Infine il metodo può essere brevettato.
Non si può dire che la Stamina abbia rispettato questa procedura. Pare che Vannoni abbia presentato una domanda di brevetto all’ufficio brevetti USA nel 2012 ma che questo l’abbia parzialmente respinta in quanto non venivano indicati con sufficientemente chiarezza i dettagli della tecnica seguita. Ad oggi la domanda non è più stata inoltrata. I risultati positivi ottenuti non sembrano ben documentati e certificati.
L’INCHIESTA
Nel 2009 è stata aperta un’inchiesta sul metodo Stamina , avviata dal procuratore Guarniello. I dati che emergono sono preoccupanti. A partire dal 2007 – anno di fondazione della società – la Stamina avrebbe trattato numerosi pazienti dietro compenso di somme tra i 20.000 e i 50.000 euro. Vannoni – che ricordiamo essere laureato in filosofia – garantirebbe una quasi assoluta efficacia nel trattamento di patologie neurologiche quali SLA, Parkinson , paresi e ictus e diverse leucemie. Le cure sarebbero state spesso somministrate in luoghi privi di autorizzazione medica, tra i quali figura un centro estetico a San Marino. Vannoni, e numerosi medici della stamina vengono rinviati a giudizio con l’accusa di truffa e associazione per delinquere.
Nonostante queste controversie il metodo stamina ha continuato ad essere praticato in Italia e nel maggio 2013 la commissione affari sociali della Camera dei deputati chiamata a pronunciarsi sulla questione ha approvato ufficialmente l’avvio alla sperimentazione del metodo. Non sono mancate critiche da parte di esperti a livello internazionale che hanno accusato l’Italia di consentire la pratica di un metodo privo di qualsiasi validità scientifica. Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha deciso così di nominare una commissione di esperti con il compito di accertare la funzionalità della terapia. Intanto Vannoni è stato chiamato a presentare al Ministero della Sanità tutta la documentazione scientifica da lui posseduta al fine di poterla studiare tuttavia pare che per ben due volte abbia rimandato la consegna.
GLI ULTIMI SVILUPPI
Nel settembre 2013 il comitato scientifico del Ministro della Sanità ha consegnato un rapporto nel quale definisce il metodo Stamina privo di fondamento scientifico e rischioso per i pazienti per cui “mancano delle basi che giustifichino la sperimentazione già autorizzata dal Parlamento”
Dal rapporto risulta che il team di esperti avrebbe provato a riprodurre l’esperimento di Vannoni tentando di far trasformare cellule staminali mesenchimali in neuroni seguendo la stessa procedura ma i risultati sarebbero stati, come atteso, del tutto negativi.
A fronte di tali dati ad ottobre il Parlamento ha bocciato definitivamente la sperimentazione. Immediata la reazione di dei parenti e dei genitori dei pazienti in cura con le staminali e per i quali il metodo Vannoni è visto come un’unica possibile occasione di salvezza. Inoltre sono apparse le testimonianze di alcuni medici che hanno collaborato alla sperimentazione i quali sostengono di aver visto dei miglioramenti nei pazienti. Anche i genitori di molti bambini affetti da patologie neurologiche dicono di aver constatato con il loro occhi notevoli progressi nei loro figli in seguito al trattamento di Vannoni. In particolare la Stamina sottolinea il successo nella cura dell’atrofia muscolare spinale di tipo 1 (SMA1) e della paralisi cerebrale infantile. Alcuni programmi televisivi come “Le Iene” hanno dato voce ai parenti dei piccoli pazienti e raccolto le interviste dei professionisti che sostengono l’uso delle staminali promuovendo appelli affinché le cure venissero di nuovamente autorizzate.
Intanto Vannoni ha fatto ricorso al TAR del Lazio il quale il 3 dicembre ha sospeso il provvedimento del Comitato del Ministero della Sanità in quanto ritenuto “non del tutto imparziale” e ha disposto la costituzione di un nuovo comitato scientifico.
Pochi giorni fa la polemica si riaccende quando la Stampa h pubblicato alcuni rapporti dei Nas e del comitato scientifico del Ministero finora rimasti secretati. In questi documenti si legge che in base alle indagini effettuate il trattamento Stamina potrebbe essere pericoloso in quanto esporrebbe i pazienti al rischio di trasmissione di malattie quali l’AIDS e l’encefalopatia spongiforme meglio conosciuta come “morbo della mucca pazza”. Il metodo farebbe infatti uso di siero bovino per la colture delle cellule, procedura non proibita ma sconsigliata dagli esperti. Nel rapporto della commissione scientifica vengono fortemente criticate le procedure seguite dal team di Vannoni in quanto rischiano di esporre a contaminazione di vario genere il siero iniettato nei pazienti. Non solo, il vero clamoroso scoop sarebbe un altro: ciò che viene inoculato non conterrebbe neanche staminali mesenchimali ma una miscela di vari componenti a base principalmente di leucociti, ovvero cellule del sangue. Questa raffica di informazioni non può che creare ancora più confusione e panico nel pubblico .
Il 28 dicembre parenti e medici decisi nel continuare ad ogni costo la terapia si sono recati a Roma per presentare i documenti che dimostrerebbero l’efficacia del metodo.
Il nostro invito è come sempre quello di non limitarsi ad una singola fonte ma attingere a varie sorgenti di informazioni in modo di poter quanto meno avere più punti di vista e crearsi un’immagine più completa della vicenda.
Nel frattempo attendiamo i risultati della nuova commissione di esperti nella speranza che questa dia una maggiore garanzia di imparzialità e faccia luce una volta per tutte su uno dei fenomeni più controversi dell’ultimo periodo.
CONSIDERAZIONI
Per quanto sia difficile non dubitare di un metodo così controverso per il quale non sembrano esserci riscontri effettivi di efficacia va comunque preso in considerazione lo stato d’animo e le attese di quei genitori i cui figli sono gravemente malati e per i quali la cura a base di staminali è considerata l’unica ancora di salvezza alla quale aggrapparsi. E’ facile da dietro una scrivania ragionare razionalmente e giudicare la credibilità o meno di un metodo ma se soffermandoci a pensare qualche istante ci mettessimo nei panni di queste persone allora riusciremmo a capire come tutto diventi più complicato.
A maggior ragione in circostanze del genere è necessario un sostegno concreto ed un aiuto a chi in questo momento vede le istituzioni come un malvagio antagonista e si sente completamente abbandonato al proprio infausto destino.
Vanno comunque fatte ulteriori considerazioni su questo caso che non è ancora nemmeno lontanamente chiuso. Nonostante i dati forniti da Vannoni siano alquanto imprecisi, limitati e controversi restano le testimonianze di alcuni medici e numerosi genitori che dicono di aver visto dei miglioramenti nei pazienti. Se da un lato è difficile per gli esperti credere nell’efficacia di questo metodo che da un punto di vista puramente scientifico appare del tutto infondato, dall’altro non si può ignorare quanto sostenuto da queste persone o pensare che siano tutte in malafede.
In un mondo che si basa sempre più su dati raccolti in provette e vetrini – la cui fondamentale importanza non è messa assolutamente in discussione – non bisogna commettere l’errore di trascurare quello che più di importante esiste in medicina, ovvero l’osservazione del paziente e degli sviluppi clinici. E’ probabilmente questo l’aspetto su cui dovranno basarsi le successive indagini da parte delle commissioni competenti. Se vi saranno riscontri oggettivi si potrebbe addirittura pensare, per quanto poco probabile, di mettere tutto in discussione.
Marco D’Acunti
Di Seguito riportiamo alcuni link utili per approfondire l’argomento,
Metodo Stamina (Wikipedia) http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Stamina
Sito ufficiale Stamina: http://www.staminafoundation.org/