Staminali per il cuore: diminuisce di quattro volte la mortalità dopo l’infarto

Buoni risultati da una ricerca tedesca: l’impiego di cellule staminali dopo un arresto cardiaco consente di rallentare l’indebolimento dell’organo e di abbattere significativamente la mortalità nei cinque anni dopo l’infarto.

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Le staminali infatti si sono dimostrate in grado di rallentare il processo degenerativo che, dopo un infarto, ha effetti negativi sul cuore sino ad indurre uno scompenso fatale.

Dopo tre mesi dalla somministrazione di cellule staminali sono stati infatti rilevati un aumento della forza di contrazione del muscolo cardiaco e della quantità di sangue in circolo, vantaggi che sono stati rilevati in maniera costante per tutti i cinque anni durante i quali sono stati osservati i pazienti.

Lo studio è stato coordinato da Bodo-Eckehard Strauer dell’Università di Dusserdolf. Il trattamento a base di cellule staminali è stato proposto a 391 pazienti colpiti da infarto. Di questi, 200 si sono sottoposti a cure farmacologiche tradizionali mentre 191 all’infusione di cellule staminali. A distanza di cinque anni i decessi nel gruppo di pazienti trattati con terapie “tradizionali” sono stati 32, mentre in quello trattato con staminali 7.