Robert Luis Stevenson, con ogni probabilità, non immaginava nemmeno cosa avrebbe provocato quando diede alle stampe il suo libro sulle sfortunate avventure del Dr. Henry Jekyll. Infatti, il libro, non tardò a diventare un'opera teatrale, per poi andare al cinema, seguendo il percorso di illustri predecessori come Dracula e Frankenstein. La storia, ad ogni passaggio, diventava sempre più semplice, arrotondava gli spigoli, riservando, se era il caso, più o meno attenzione alla componente sessuale latente. Già nel 1924, erano uscite almeno sei versioni cinematografiche, a cominciare da un film danese (1910), a quella di James Cruze (1912) , passando per altre due che erano uscite nello stesso anno, nel 1920. Poi, quella canonica, interpretata dal grande John Barrymore, ed un'altra di Sheldon Lewis, assai più pudica e moralisteggiante.Insomma, il tema era ben noto al pubblico. Adesso, mancava solo la parodia, perché rimanesse per sempre inserito nell'immaginario del secolo
Il passo fu compiuto nientemeno che da Stan Laurel. Comico di razza, un meraviglioso clown che non si vergognava di esserlo, ben presto avrebbe composto il sodalizio più famoso della storia del cinema, con Oliver Hardy
"Doctor Pyckle and Mister Pryde" è un corto, dura meno di venti minuti, dove Stanlio prende per il culo la versione di Barrymore, ne imita i gesti esageratamente esitanti - quelle braccia tese in avanti - e l'aspetto, le dita grosse e pelose, la trascuratezza simbolo di perfidia e di mancanza di rispetto per l'ordine. Il male si identifica nella capigliatura, al punto che quando un cane beve accidentalmente la pozione, la cinepresa si sofferma sulla sua testa, subito prima che il cane comincia a mordere a destra e a manca.
Semplice ed efficace, mentre ruba il gelato ai bambini o tocca il culo alle signore, va visto.
E' cinema!
DOCTOR PYCKLE AND MISTER PRYDE
Director: Scott Pembroke. Con Stan Laurel, Julie Leonard y el perro Pete. USA, 1924