Stanco in tutte le salse

Da Guchippai

a volte le cose fanno degli strani giri, difatti vale la pena che vi racconti la premessa. una delle mie amiche di penna giapponesi tempo fa mi aveva detto che una sua amica avrebbe organizzato un pomeriggio di attività nipponiche presso un bed & breakfast dell'appennino bolognese.  in effetti è bizzarro sentirsi dire da Tokyo che cosa fanno a Bologna, ma credo proprio che il mio karma consista in questo, visto che ho più amici e conoscenti lontano da casa che qui. ad ogni modo, visto che sabato della scorsa settimana non avevo altri impegni, ho contattato il B&B per dire che andavo: non si pagava niente, ma volevano sapere in quanti avremmo partecipato perchè ci fosse abbastanza sushi per tutti. sono partita con un certo anticipo rispetto all'orario d'inizio della cosa perchè mi dovevo recare in un posto in cui non ero mai stata prima e già mi vedevo persa tra i boschi a vagare tra i lupi. dopo un inevitabile tragitto in autostrada, sono andata alla ricerca della meta, ovvero della frazione di Stanco. la cosa bella è che esistono Stanco di Sotto, Stanco e Stanco di Sopra, il tutto comprendente una manciata di case che ospitano meno di un centinaio di persone: che sia un caso di campanilismo estremo? ciliegina sulla torta, il B&B si chiama 6stanco. insomma, non si capisce bene se il tutto è una sfida o un invito; io per fortuna di stanchezza al mio arrivo non ne accusavo affatto e mi sono potuta godere tutto ben sveglia e desta.


l'edificio principale del B&B

parlando con la proprietaria del B&B, una simpatica inglese di nome Ruth, ho saputo che le quattro signore giapponesi che si apprestavano ad intrattenerci in realtà erano lì in vacanza. Tomoe-san c'era già stata altre due volte e a questo giro si è portata le amiche, coinvolgendole nel suo desiderio di fare conoscere la cultura giapponese. difatti ciascuna di esse ha introdotto un argomento: Fumiko-san ha parlato del kimono, Mitsuko-san dell'ikebana, Tomoe-san ci ha versato il  tè e Satsuko-san ha coinvolto tutti nella preparazione dei maki (coi quali alla fine mi sono abbuffata senza ritegno). 

Tomoe-san intenta a fare un fiocco

a ogni dimostrazione è seguita la partecipazione del pubblico: chi voleva poteva indossare il kimono, preparare la propria composizione ikebana, ecc. solo il tè ci siamo limitati a berlo, accompagnato da un dolcetto alla castagna che era strepitoso. il tutto si è svolto in un'atmosfera conviviale e amichevole, anche perchè effettivamente l'unica outsider ero io, però, a differenza di altre occasioni simili, non mi sono affatto sentita esclusa e mi sono intrattenuta in chiacchiere con alcune persone, non ultima Tomoe-san che, avvisata dalla nostra comune amica, voleva ovviamente conoscermi.


preparazione dei maki


anche se so già che alla prossima lezione la mia prof. di giapponese mi tirerà le orecchie, abbiamo parlato sempre in inglese, in giapponese ho detto pochissime parole; non era l'occasione adatta per via del tran-tran di gente intorno, inoltre mi è successo come la prima volta che, anni fa, mi trovai a dover parlare inglese: paralisi da panico XD  comunque il bilancio della giornata è di gran lunga positivo, e la prossima volta vedrò di vincere anche la timidezza!

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