sottofondo: Dream Theater – On the Backs of Angels
Questa mattina ho voglia di viaggiare. Voglio scrivere un post che mentre lo creo mi faccia andare oltre ai paletti imposti dalle recensioni di libri o dai fatti terreni che in queste ore ci stanno ammorbando il cervello tramite i telegiornali.
Voglio elevarmi oltre la sedia su cui siedo, spiccare un balzo verso le immense azzurrità.
Voglio essere circondato da candide nubi, volare e sentirmi felice come quando il pargolo assaggia per la prima volta il latte materno.
Da quassù tutto appare più semplice. Il mio vecchio mondo appare solo come un insieme di acque, montagne, prati e grigie e fumose città. Quassù regna la libertà, indiscussa e accessibile a tutti se solo tutti sapessero volare anche solo col pensiero.
Mi sento un po’ come un novello Icaro, forse un po’ più accorto per quanto riguarda il volo. Non dovrei preoccuparmi delle mie ali, sono già perfette così. Non si scioglierebbero al sole, dato che sono mie.
Che potere hanno quassù i bastardi arrivisti dai quali siamo governati. La loro influenza vale meno di una briciola di fronte all’immensità che mi circonda.
I vari dittatori non possono esercitare la propria influenza sulle masse, il cielo non è un territorio controllabile. Anzi, non è un territorio, è solo una pace per il pensiero. Più puro ora che non deve essere continuamente rimpinzato di notizie inutili riguardanti quei personaggi insignificanti, nella maggioranza dei casi, che ci è stato insegnato definire con la sigla VIP.
Se solo i leader cattolicani, insieme ai vari fondamentalisti religiosi sparsi un po’ in tutto il mondo, si degnassero di guardare veramente il non-luogo in cui mi trovo si accorgerebbero improvvisamente che non hanno alcun potere sul cielo, da sempre motivo di rivalità tra le varie fedi.
Forse questi porci pieni di boria si accorgerebbero che i loro tentativi di controllare le menti umane non sono serviti a niente. Poi, sono sicuro, che con sgomento farebbero un’ultima scoperta: loro non hanno le ali per raggiungerci.
Loro, che hanno ucciso in nome di colui che ritengono essere il “re dei cieli”.
Loro, che hanno cancellato dalla faccia della Terra culture e popoli antichi come il mondo e solo per impiantare una croce in un villaggio.
Loro, che tentano in tutti i modi di tenerci sotto controllo.
Loro, che “la donna vale meno dell’uomo, perciò deve stare in casa a figliare”.
Loro, che ogni qual volta ne trovano il bisogno, sparano a zero su coloro che definiscono “sodomiti”, senza tener presente che seppur gay, un essere umano è pur sempre un essere umano.
Loro, che si scandalizzano in pubblico per questioni che mettono da parte la fede, ma che poi quando sono tra le mura domestiche indossano stivali e reggicalze e si fanno frustare dalla moglie sessualmente frustrata, rinchiudendo i figli in una prigione che da soli non riusciranno a lasciarsi alle spalle.
Loro, che “il battesimo prima di tutto”. Vi sembra libera scelta?
Loro, ricoperti dai loro manti d’oro e di metalli preziosi, che indossano perché se no non sarebbero dignitosi di fronte a dio.
Loro, che non li ho mai visti vendere uno solo degli anelli che portano alle dita per donarne il ricavato ai paesi che soffrono la fame anche per colpa loro.
Qui, loro, non hanno potere. Qui il loro dio, sempre che deicida di rivelarsi, penso che non ne vorrebbe sapere di farsi idolatrare da persone così viscide.
Qui ogni singolo essere umano è importante. Non esistono primi e ultimi.
Nessuno denuncia il proprio vicino solo per far bella figura con il regime di turno.
Nessuno impicca il suo amico solo perché non crede nella sua stessa religione.
Non vi sono roghi di libri scomodi.
Non vi sono colpi di stato sanguinosi. I regnanti sembrano essere spariti nel nulla insieme alle loro propagande sprizzanti merda.
Non vi sono fanatismi di alcun genere, non ce n’è bisogno.
C’è solo una cosa. Una semplice parola, che può sembrare banale a chi se ne frega di essa, che in realtà racchiude l’essenza dell’essere umano.
Libertà.
E.