Oltre a quel che succede in Garfagnana fa riflettere i profani, i non esperti, che possono facilmente sbagliare come il sottoscritto, l’attività sismica in Italia. Il movimento delle faglie, la spinta degli Appennini verso la valle padana e l’innalzamento della vetta delle Alpi mostrano che la valle padana è schiacciata e sottoposta a forze poco gradevoli. Considerato questo sommovimento tellurico, a una decina di km in profondità, vale la pena tormentare il sottosuolo scavando, interrando il gas, trivellando e bucherellando qua e là per mille motivi “di interesse nazionale”? Non ci sarà un interesse nazionale un po’ più interessante? Ecco quanto riferisce l’istituto vulcanologico.
Dopo il terremoto avvenuto alle ore 15:48:18 italiane del giorno 25 gennaio 2013, magnitudo 4.8,
Gargagnata tormentata da uno sciame sismico a bassa intensità, ma con scosse anche sensibili
i turnisti della Sala Sismica INGV hanno localizzato circa 266 repliche; di queste 265 hanno avuto magnitudo inferiore a 3.0. Questa notte si è verificato un evento di magnitudo pari a 3.3 alle ore 00:42:01 italiane (ore 23:42:01 UTC del 30/gen/2013) (Iside, http://iside.rm.ingv.it).