Marco “Morko” Soldati - Copyright 2011 Roberto Panciatici
Se mai dovessi tornare, se dovessi tornare qui dove sei nato,
dove hai conosciuto te stesso, beh, se mai dovessi tornare
troverai queste parole, parole di pace perché non c’è rancore,
ci sono solo i bei ricordi, di quello che siamo stati,
di quello che eravamo, che avevamo.
Troverai parole che parlano di muri, dei muri nell’aria al di là delle porte,
sentirai le voci, le urla, sentirai freddo, tanto freddo
e capirai che il tempo è nelle tue mani.
Le foto ti segneranno come colpi di spada
ma il tempo sarà sempre nelle tue mani.
Ora non so dove sei,
vicino, lontano, che importa?
Consapevole del futuro, ecco come sarai!
Quando tornerai troverai stanze vuote, e il profumo di primavera.
Ci sarà il sole, ci sarai tu con i tuoi sbagli,
ci saranno le bestemmie, le lacrime,
le ginocchia a terra, le finestre aperte,
fuori il giardino della tua infanzia, le foto attaccate al frigo,
ci saranno cassetti pieni, pieni di vita, di pezzi di vita.
Quella stanza diventerà una metropoli.
Parigi, Londra, New York,
piena di luci,
il cielo di Monet, la campagna di Van Gogh, una pellicola di Eastwood,
e io non ci sarò, non ci sarò
ma il cuore resta sempre lì, sempre lì
con l’amore, con il sangue.
L’odio, l’odio non lo porto più con me, più con me,
fratello mio, fratello mio
Ciao, Morko.
Francesco “Nesli” Tarducci, Stanze vuote