Rolling Stones, 1968
Milano
“Nell’era di Mick Jagger sono i ragazzi ad essere pin-up.”.
E’ così che lo scrittore Francis Wyndnam esordisce nella prefazione della raccolta David Bailey’s Box of Pin-Ups.
L’artista londinese, riconosciuto universalmente come uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, viene raccontato nell’imperdibile personale Stardust al PAC di Milano, fino a Giugno.
Il percorso della mostra – realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e il magazine ICON e curata dall’artista stesso – non procede cronologicamente, ma per temi e presenta più di 300 scatti di Bailey, che ritraggono le icone del mondo della moda, del cinema, dell’arte e della musica. Ma anche momenti intimi, i ricordi d’infanzia, oppure la nascita del primo figlio messo al mondo con la compagna e musa, Catherine Dyer.
Scatti pieni di vita, che trasudano energia e che raccontano anche le strade, i locali della Swinging London anni Sessanta, persone famose e sconosciute, oppure ancora terre lontane, spesso dimenticate dall’opulenza occidentale, aride e sofferenti, riflesse negli occhi di donne e bambini denutriti.
Bailey, iconico, innovativo e provocatorio al contempo, in cinque decenni di attività, è riuscito a immortalare, con il suo obiettivo, inquadrature che solo l’occhio di un grande artista riesce a realizzare e che questa mostra traccia nella sua essenza più profonda.
Eleonora Dafne Arnese