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Start-up Regione Puglia

Da Maurizio @bigaramis
Start-up Regione Puglia
Riapre l'Avviso Start-up. A disposizione 27milioni di Euro per chi apre una nuova azienda.
Immagine associata al documento: Riapre l'Avviso Start-up. A disposizione 27milioni di Euro per chi apre una nuova azienda. Torna Start up, il bando che permette di cambiare vita ai giovani, alle donne, ai disoccupati, ai lavoratori in procinto di perdere il posto, ai cassaintegrati, ai ragazzi di "Bollenti Spiriti", a tutti quegli individui confinati nel limbo dell'instabilità o dell'indecisione, che hanno la volontà di reagire mettendosi in proprio con una piccola impresa.
L'Avviso, che mette a disposizione 43milioni in tutto (16 per la prima fase, 27 per questa), sarà riaperto il 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio. Chi fa domanda per un'impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l'incentivo anche se succede all'azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell'attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l'incremento del personale, le spese di gestione. Così si agevola il ricambio generazionale nelle imprese artigiane favorendo l'innovazione, ma c'è una condizione: l'azienda deve acquistare l'intera impresa artigiana esistente o un suo ramo organico e funzionale.
L'altra novità riguarda i "Principi attivi". L'Avviso Start up solo per questi progetti viene esteso anche alle imprese già costituite il cui piano di attività però sia stato approvato dalla Regione. Un atto di coerenza per permettere a proposte innovative e coraggiose come quelle di "Principi attivi" di essere incentivate per implementare lo sviluppo e trasformarsi in vere attività imprenditoriali.
Start up è il più potente incentivo del genere in Italia perché mette a disposizione a fondo perduto fino a 400mila euro per ogni microazienda, di cui 150mila euro possono essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250mila per i costi di gestione, dunque stipendi, affitti, leasing, bollette. Il tutto per tre anni di esercizio. Agevola disoccupati e precari, si lega alle politiche di imprenditorialità femminile e giovanile, permette il sostegno dei cassaintegrati intenzionati ad uscire dall'azienda, valorizza i giovani di Bollenti Spiriti perché mettano in piedi un'attività propria e i ragazzi dei "Principi attivi" perché le proseguano. Inoltre gli aiuti previsti per il commercio sono destinati alle aree eleggibili quali Zone Franche urbane per situazioni di disagio.

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