- Anno: 1978
- Durata: 183'
- Genere: Drammatico
- Nazionalita: USA
- Regia: Michael Cimino
Il cacciatore (The Deer Hunter) è un film del 1978 diretto da Michael Cimino.
Sebbene non sia propriamente un film di guerra, è ritenuto uno dei più celebri in tale genere. È entrato nella storia del cinema per il suo contrasto tra le inquietanti immagini della guerra e la vita quotidiana dei protagonisti. Considerato uno dei massimi capolavori del cinema mondiale, il film ha ricevuto 9 nominations ai premi Oscar del 1979, vincendone 5 tra cui quello per il miglior film.
Nella versione del film diffusa in Italia, incomprensibilmente tagliata di circa 30 minuti, la gravidanza di Angela è intuibile solamente in due punti: quando in camera, appena vestita da sposa si osserva allo specchio temendo di far vedere i primi segni della gravidanza, e da poche parole sussurrate da Stanley a Michael, all’uscita del gruppo con gli sposi dalla festa di matrimonio.
Michael Cimino dovette dar battaglia ai produttori per realizzare Il cacciatore così come desiderava. Il regista ha dichiarato: “Tagliavo quello che volevano e di notte, come Penelope, ce lo rimettevo”. Nella fase di preproduzione, gli scout che scovarono le location ricoprirono oltre centomila miglia tra viaggi in aereo, in autobus e in automobile. Le riprese in Thailandia furono molto avventurose: durante le piogge torrenziali, gli attori dovevano salire sui tavoli per evitare i ratti giganti che nuotavano intorno a loro. Inoltre vi fu un colpo di stato proprio durante la lavorazione, ma il Comitato Rivoluzionario garantì protezione alla troupe, assegnandole una guardia armata ogni tre persone.
John Cazale non avrebbe potuto prendere parte alle riprese del film perché gravemente malato, e quindi non poteva essere assicurato (basti pensare al danno che avrebbe provocato alla produzione se fosse morto prima di terminare le riprese), ma Robert De Niro pagò di tasca sua il necessario affinché Cazale prendesse parte al film. Nonostante la sua malattia, un tumore alle ossa, Cazale non rinunciò a terminare il film, ma non ne vide mai l’uscita.
Esiste un romanzo intitolato Il cacciatore e scritto da E.M. Corder, ma non si sa se il film sia stato tratto da esso o il contrario.
Per prepararsi al ruolo di Michael, De Niro volle conoscere gli operai di un’acciaieria. Michael Cimino lo presentò come suo agente, Harry Ufland, e nessuno lo riconobbe.
Gli schiaffi nella scena della prima roulette erano reali, per rendere più convincenti le reazioni degli attori.
Robert De Niro e John Savage non furono sostituiti da stuntmen per la scena della caduta nel fiume: dovettero ripetere per quindici volte in due giorni la caduta da quasi dieci metri.
Durante la scena del salvataggio in elicottero, John Savage e Robert De Niro rimasero feriti: le urla contro gli stuntmen alla guida del velivolo erano autentiche.
Christopher Walken ottenne lo stralunato e inquietante aspetto di Nick grazie ad una dieta costituita esclusivamente di riso e banane.
Lo sputo di Nick in faccia a Michael durante la roulette russa nel finale del film è un’improvvisazione di Christopher Walken, dietro istigazione di Michael Cimino. De Niro non la prese bene.
Robert De Niro dichiarò che, tra tutti i film da lui interpretati, nessuno l’aveva esaurito emotivamente e spossato fisicamente come Il cacciatore.
Molte delle battute di Meryl Streep sono improvvisate. Per l’attrice è stata la prima nomination all’Oscar.
Nel commento all’edizione speciale in DVD il regista Michael Cimino rivela che Nick è il padre del bambino di Angela, ponendo fine a una questione ampiamente dibattuta dai fan del film.
Il film, uscito nell’aprile del 1979 in Italia e nel giugno a Roma, fu da molti giudicato “reazionario” per l’immagine negativa data ai Vietcong con tanto di ritratto del leader nord vietnamita Ho Chi Minh, in contrasto con la connotazione eroica ricorrente, per motivi ideologici, in parte dell’opinione pubblica italiana del tempo.
Reduce dal recente successo della miniserie televisiva Olocausto, Meryl Streep ebbe grazie alla pellicola di Cimino la sua consacrazione presso il pubblico italiano.
Alla televisione italiana il film è spesso trasmesso con alcuni tagli relativi alle scene della roulette russa.