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Stati di coscienza e percezione extrasensoriale

Creato il 02 settembre 2010 da Direnzoeditore
Stati di coscienza e percezione extrasensorialeL'esistenza di uno stretto rapporto tra stati di coscienza e percezioni extrasensoriali (ESP) risale alla notte dei tempi. Il sonno, il sogno, l'estasi, la trance o gli stati di ebbrezza indotti dall'alcol o da altre innumerevoli droghe modificatrici dello stato di coscienza sono sempre stati considerati momenti magici nei quali "sensi latenti" o "poteri cerebrali nascosti" possono entrare in azione e permettere all'uomo di squarciare i veli del futuro, fare profezie, volare in luoghi distanti, vedere eventi a venire, indovinare la sorte di monarchi, battaglie o imprese.
Queste credenze sono tramandate da tutte le tradizioni e sono diffusamente riproposte in ogni testo che tratti dei rapporti tra coscienza e fenomeni paranormali. Non è, dunque, un ripercorso storico di queste memorie e testimonianze ciò che voglio proporre ma, piuttosto, un piccolo contributo di conferma, sotto forma di casistica aneddotica e qualche considerazione su come le modificazioni della coscienza, più facili ad ottenersi, possano rendere possibile la manifestazione di fenomeni ESP.
Per fenomeni ESP, si intende essenzialmente fenomeni di paragnosi quali la premonizione, la preveggenza, la retrocognizione, l’autoscopia, l’eteroscopia e le varianti di queste.
La lista dei ricercatori che hanno tentato di sviluppare fenomeni di questo tipo in ipnosi sarebbe molto lunga, ma una novità è la sperimentazione con lo SI. L'idea di cercare fenomeni ESP in questo particolare e poco conosciuto stato di coscienza è venuta pensando ai sogni veridici e cioè a quei sogni premonitori che si fanno spesso nell'ultima parte del sonno.
Poiché lo SI è, in pratica, uno stato sognante, si vuole verificare se anche in quelle condizioni fossero possibili fenomeni di paragnosi. Inoltre, le ipotesi formulate per spiegare le manifestazioni ESP in stati modificati di coscienza sostengono, concordemente, che la visione del futuro o le conoscenze extrasensoriali sarebbero possibili quando si riesce a stabilire un contatto con "l'inconscio collettivo", l’immenso deposito atemporale di tutte le conoscenze.
Approfondiamo:Di Renzo Editore

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