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Stati Uniti, una nazione di piombo

Creato il 23 luglio 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

Stati Uniti, una nazione di piombo

La strage del Century 16th Theatre di Aurora è solo l’ultima di una sequela di sparatorie andate in scena negli Stati Uniti. Una situazione che è logica e inevitabile conseguenza di una politica troppo liberista sulle armi.

Il diritto a possedere armi è scritto nella Costituzione. Il secondo emendamento, redatto nel 1791 da Thomas Jefferson recita così:

A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed.

Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben regolata, il diritto del popolo a possedere e portare armi non dovrà essere infranto.

Secondo il Federal Bureau of Investigation i privati cittadini americani, escludendo quindi gli arsenali delle forze dell’ordine, possiedono tra i 240 e i 270 milioni di armi. La popolazione statunitense è di 308 milioni quindi si può tranquillamente affermare che ogni adulto è proprietario di una o più armi.

Ognuno può comprare un’arma, indipendentemente dalla necessità o dallo stato di salute psico-fisica. Nel 2011 sono stati venduti 11 milioni di armi: il business vale 4 miliardi di dollari all’anno. 

Ci sono delle restrizioni solo per dei soggetti attenzionati dalla Polizia e bollati come pericolosi che però vengono facilmente aggirate. Secondo il Government Accountability Office negli ultimi 6 anni più di mille persone inserite nelle liste anti-terrorismo hanno comprato legalmente armi ed esplosivi.

La questione torna al centro del dibattito politico quando ci sono episodi come quello della prima di Batman, ma non è una questione che colpisce al cuore gli americani. Non esiste un vero dibattito nazionale: solo il 43% richiede maggiori controlli sulla vendita, in nettissimo calo rispetto al 78% del 1990.

Il sindaco indipendente di New York Bloomberg ha chiesto a Obama e a Romney un parere a proposito, ma l’appello è caduto nel vuoto. La National Rifle Association, la lobby dei portatori di armi, finanzia entrambi i partiti ed inimicarsela vorrebbe dire sconfitta elettorale.

Negli anni ci sono stati dei tentativi di regolamentazione soprattutto dopo gli spari che ferirono il Presidente Reagan e paralizzarono il portavoce James Brady, ma sono sempre stati dei buchi nell’acqua. Nel 2004 il Congresso ha lasciato cadere il bando decennale sulle armi d’assalto consentendone il libero commercio.

Così capita che Jared Loughner, 22 anni, possa comprare le munizioni al Wal-Mart e con queste sparare, l’8 gennaio, alla deputata Gabrielle Giffords a Tucson. Oppure che James Holmes possa comprare semplicemente il fucile AR-15 in un’armeria, uccidendo poi 12 persone e ferendone 51 travestito da Bane. Ma poteva andare peggio, aveva munizioni per massacrare tutti gli spettatori, solo che l’arma si è inceppata.

 

Fonte: Lettera43, La Stampa, Ansa, Wikipedia


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