Secondo voi
statisticamente,
quante persone riescono a vincere una raccomandazione per una visita neurochirurgica e per un’elettromiografia durante la visita del medico in ufficio?!
No, perchè…stenterete a crederlo…io ci sono riuscita…
Il dottore si è accorto che la mia mano sinistra ogni tanto manca la presa…sarà un principio di tunnel carpale o un’astenia dovuta al timoma (che finchè si fa i fatti suoi va tutto bene, ma se smette sono cavoli acidi?)?! Nel dubbio, dice lui, fare accertamenti.
Nel dubbio, dico io, me ne frego.
Ho ventotto anni e sono anni che faccio accertamenti perchè sono un colabrodo e tanto è tutto riconducibile a quello stronzo di linfoma e alla chemio. A monte c’è sempre questo. Dal 2005. In continuazione scappa fuori qualcosa di nuovo, è tutto riconducibile alla malattia, anche ad anni di distanza, e tanto il problema non me lo posso neanche porre perchè pare che non si possa mai fare niente. “Dipende dalla chemio, pazienza”, “può succedere a chi ha avuto un linfoma”, “si, capita a chi ha un timoma”. D’altra parte, se ho avuto una “gioventù chimica” è il minimo che si possa fare.
Dopo Christiane F. – la ragazza dello zoo di Berlino, Romine F., la ragazza dell’ematologia di Roma.
Già oggi non è giornata.
Ricordate il dentista? Ricordate la famosa visita per togliere il calcolo dal dente? Ebbene, la segretaria non l’ha segnata, quindi oggi lui aveva altri appuntamente al posto mio. In buona sostanza, ha aperto il dente, ha sostituito l’intercapedine provvisoria e mi ha mandato via.
In pratica, io ho preso un permesso dall’ufficio (con cazziatone incorporato) per niente.