Stato fascista, poliziotti perculati, tav e cose cosi'

Argomenti caldi in questi giorni, con tutto il puttanaio che sta succedendo in Piemonte culminata con gli scontri successivi all'incidente di Luca Abbà, contadino della zona caduto da un traliccio durante la protesta. Ora, una cosa vorrei capirla bene: ma perchè questo tipo (non so se l'avete sentito parlare ma del contadino, probabilmente, ha solo zappa e trattore, mente per il resto è tale e quale a un parlamentare qualsiasi) sarebbe un eroe? E un martire? Ha fatto una puttanata, ne ha pagato le conseguenze. Non capisco il punto, relativamente a tutto quello che è stato montato dopo su ciò che avrebbe dovuto o non dovuto fare la polizia.
Polizia che, poverina, è lì a prendere botte da tutti, ma non si dice mai (210 feriti durante i precedenti tafferugli di qualche tempo fa). Incredibile poi, come ci si faccia prendere per il culo da 50 anni ormai, da gente tipo quel coglione con il pizzo, in piedi davanti a un carabiniere a dirgli ogni cosa, provocando, offendendo e, naturalmente, dandogli del fascista al giogo dello stato autoritario. Forse ignora che in uno stato fascista e autoritario, sarebbe stato pestato di botte solamente avendole sussurrate ad un pubblico ufficiale, quelle cose, pur essendo a 20 metri di distanza dalla barricata. E avrebbe avuto paura solo di pensarle, probabilmente. Invece pare sia ancora vivo e vegeto, con tutti i suoi diritti (a rompere il cazzo, tra le altre cose, su un'autostrada). Troppi, a volte, in un paese di merda come il nostro. A proposito: buongiorno!