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Emergenza immigrati, l’Italia ormai al collasso si è arresa

Creato il 15 aprile 2015 da Mrinvest

Emergenza immigrati e sbarchi senza fine. Entro tre mesi si prevede un flusso di 250-300mila arrivi, un milione entro otto mesi. E Renzi e Alfano stanno a guardare.

emergenza immigratiOrmai la questione dell’emergenza immigrati si può paragonare ad una polveriera pronta a scoppiare. La situazione è al collasso.
Quasi 8.500 tra profughi e clandestini sono stati soccorsi nel giro di quattro giorni. I migranti raccontano che i morti nel loro viaggio della speranza sarebbero circa 400, un numero enorme, ma raccontano anche la vicenda agghiacciante di un loro compagno deceduto per avere inspirato la benzina che si era rovesciata per il mare mosso e poi gettato in acqua, dove è stato dilaniato dagli squali. Unica consolazione è il fermo dello scafista di quel barcone, accusato anche della morte del profugo.

A tutto questo si aggiunge il grave episodio di due notti fa quando un gruppo di libici ha attaccato una nave italiana della missione europea Frontex con l’intento di riprendersi il barcone dal quale erano stati soccorsi alcuni migranti. E si tratta del secondo episodio nel giro di poche settimane. E’ un tragico bollettino che parla di invasione (ormai di questo si tratta), morti e sparatorie.

Problema emergenza immigrati fuori controllo.

Le dimensioni di questo esodo sono talmente drammatiche che il Viminale ha invitato i Prefetti ad individuare altri luoghi di accoglienza per almeno 6.500 posti. Si parla di utilizzare anche le caserme per questo scopo.
La Lega però rimane sulle barricate e Salvini chiede ai suoi amministratori nei vari territori di rifiutare, con ogni mezzo, qualsiasi nuovo arrivo e fa sapere che il Carroccio è pronto ad occupare alberghi, scuole e caserme destinati a profughi e clandestini. Ma la rivolta dei Sindaci è generalizzata in tutta Italia. Insomma, è il caos.

Emergenza immigrati: il 2015 segnarà un nuovo record storico.

Nel 2014 170mila migranti sono giunti via mare in Italia e quest’anno la situazione è ancora più critica, visto che nei primi quattro mesi del 2015 nel nostro Paese sono stati registrati già 67mila arrivi. Sono dati del Ministero dell’Interno. I morti in mare sono stati circa 3.500 nel 2014, sono già oltre 500 quest’anno.

Con la fine dell’operazione Mare Nostrum a settembre e l’avvio di Triton, in soli due mesi, novembre e dicembre del 2014, sulle coste italiane sono sbarcate oltre 16mila persone, provenienti perlopiù dal continente africano, il 60% in più rispetto all’anno precedente. Le crisi in Siria e Libia alimentano i flussi di siriani, libici, etiopi, sudanesi, eritrei e somali, e sono in continuo aumento.

Emergenza immigrati. Creazione di nuove strutture di accoglienza.

Anche per questo è stata imposta una riorganizzazione totale del sistema di prima accoglienza, ormai insostenibile, su tutto il territorio italiano Si tratta di 1.657 strutture temporanee, create proprio per ospitare i migranti irregolari in arrivo sulle nostre coste.
Nei centri di accoglienza temporanea al momento ci sono 67.128 stranieri, il doppio rispetto a gennaio scorso. Al primo posto per ricettività la Regione Sicilia con 5.036 immigrati, seguita da Lombardia con 4.915, Campania con 3.740, Lazio con 2.981, Piemonte con 2.677, Toscana con 2.064 e Puglia con 1.191. La provincia di Trapani da sola ha accolto circa 2mila cittadini stranieri, più di quanti ospitati nell strutture delle province di Roma, Napoli e Torino.

Emergenza immigrati. Entro l’anno in arrivo un milione di clandestini.

E non finisce qui, perchè secondo Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere, nei prossimi 7-8 mesi un milione di persone potrebbe partire dalla Libia con destinazione le coste meridionali italiane.

E il nostro Governo cosa fa? Il Premier Renzi ed il Ministro dell’Interno Alfano continuano a permettere, se non ad incoraggiare, tutto questo, e l’unico provvedimento che sono riusciti a partorire è quello di chiedere a Prefetti e Sindaci di trovare migliaia di nuovi posti per accogliere una marea di clandestini.
Possibile che non abbiano ancora capito che l’emergenza immigrati ha toccato ormai la punta massima e che non c’è più tempo da perdere per evitare il peggio? Però i politici riescono a trovare il tempo per discutere l’istituzione della giornata alla memoria dei clandestini morti in mare, per ricordare la data del 3 ottobre 2013, quando a Lampedusa morirono 366 migranti.

L’Italia impotente si è arresa per l’ennesima volta.


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