Magazine Diario personale
Ad essere sincera sono in un dei miei periodi NO della scrittura. Oppure di blocco dello scrittore. Io ne soffro spesso. Soprattutto quando ho la testa prosciugata dalle materie degli esami e in particolar modo quando devo dare un esame particolarmente assurdo. Sì, questo è un random rant.
Portate pazienza. Non è che non abbia voglia di scrivere. Ho voglia di scrivere, ma le storie non vengono. È una settimana che mi scervello per trovare uno straccio di storia da scrivere e NON CI RIESCO! {ringhio di frustrazione; faccina con mani nei capelli}
...e poi, ad essere sincera, vorrei finire il lavoro su Spirito di Vendetta, davvero! Ma {arrossisce} non mi ricordo dove non mi sono interrotta... {faccina con la goccia}
Dovrei rileggere il documento rivisitato fin dove l'ho ri-scritto, rileggere il documento originale e trovare il modo di far combaciare il nuovo con il vecchio; il che potrebbe richiedere anche interventi di collegamento. Solo che... non ne ho voglia. L'ho anche aperto il documento, oggi, per lavorarci su, ma proprio non ne ho voglia.
Ogni tanto ho questi periodi, poi passano, però, però ecco forse sono un po' in crisi, ecco, sì, del tipo che la mia autostima di scrittrice è tipo ai minimi storici. Il fatto che The Sword of Cael e Il fantasma del lago non abbiano proprio funzionato, a tre mesi di distanza, mi fa pensare che il self-publishing non faccia per me. Non tanto perché non mi piaccia lavorare di cesello sulle mie storie, io sono pignolissima; non pubblicherei mai un testo mal scritto, mal fatto, sgrammaticato ecc.; ho una dignità, io! Ecco, quello che mi imbarazza è farmi pubblicità. Odio farmi pubblicità.
Quel genere di pubblicità dove spacchi le palle a tutti tuoi contatti intasando gli status update di tw e fb con messaggi del tipo "Leggi il mio libro!" "Ehi leggi il mio libro!" "Leggi il mio libro ti dico!".
No. Non fa per me. Lungi da me poi scassare le palle alla gente via messaggio privato o email!
Ho un paio di romanzi già scritti e forse tornerò alla carica delle case editrici, però, uffa! Nuove storie, niente!
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