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Stay hungry stay foolish, la lettura di Gaia

Creato il 25 maggio 2011 da Nkw1978 @NKW1978
G: “Hai due minuti?”
N: “Come no, dimmi pure”.
Ormai sono abituato all’immediatezza della mia bimba.
G: “hai presente quella roba che mi hai lasciato dal leggere, il discorso di Steve Jobs del 2005 alla Stanford University?”
N: “Ah, certo, ti è piaciuto?”
G: “Molto, molto. Mi fa piacere che tu mi mandi certi messaggi”.
N: “Cosa ti ha colpito?”
G: “Molte cose, è denso di letture e di messaggi, non è affatto banale, ogni virgola, ogni frase nasconde un messaggio positivo. Mi piace molto quando dice – ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore – è molto bello questo passaggio. Io ancora sono piccola, a sette mesi ancora sento che la società non mi ha condizionata. Certe convenzioni ancora non mi appartengono, basti pensare che quando mi scappa la faccio dove sono, senza farmi troppi problemi.”
N: “Eh eh, imparerai che non puoi emettere tutti gli odori e i rumori che ti pare”.
G: “Sicuramente e credo che prima o poi da brava signorina imparerò a controllarmi, però il focus era un altro. Vorrei che mi rimanesse sempre la libertà di essere leggera, anzi no, vorrei poter avere sempre la consapevolezza che posso correre dei rischi, che posso buttarmi, che posso investire tutta me stessa nelle cose che faccio, che posso spendere il mio tempo con coraggio e con serenità. Dice sempre Steve Jobs che bisogna far sparire i timori di fallire, ecco io vorrei avere questa serenità. E per far questo ho bisogno del tuo aiuto”.
Voi capite che quando tua figlia di sette mesi ti dice una cosa del genere la voce ti trema, il cervello pensa mille cose, poi quando parli senti che invece sei fermo e sicuro e ti stupisci.
N: “Dimmi pure piccolina”.
G: “Se ti dico che ho bisogno del tuo aiuto per crescere felice, tu hai paura?”
N: “Hmmm, no, sai non ho paura, mi sento responsabilizzato ma in effetti non ho paura”.
G: “Sai perché?”
N: “No, perché?”
G: “Perché tu a me ci tieni, io sono la tua passione, non hai paura ad affrontare qualcosa che mi riguarda perché sai che spenderai tutto te stesso.”
N: “Già”.
G: “Ecco, aiutami ad essere così sempre, aiutami a scegliere con coraggio perché sto seguendo le mie passioni, il mio cuore. Se mi ricorderai di trovare sempre ciò che amo mi metterai al sicuro dalla paura. Ti chiedo questo”.
N: “Mi chiedi di seguire ciò che amo, direi che siamo a cavallo”.
G: “Grazie babbone, adesso mi metti a nanna e accendi la musica che ho sonno?”
N: “’notte nanetta mia”.

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