Magazine Diario personale

Steerforth, ancora

Creato il 05 agosto 2012 da Povna @povna

Dopo i buoni propositi di fine anno, le speranze, le cadute, i messaggi nella bottiglia, la ‘povna, Steerforth, lo aveva seguito poco e niente e, pur nell’esplicito rispetto – fatta salva la notizia della sua promozione a fine anno, e un breve pettegolezzo con la Testarda, in visita nella piccola città durante gli esami dell’Onda – di lui (e con lui) aveva sostanzialmente smesso di parlare.
Piccola città. Interno. Giorno.
La ‘povna caracolla verso la cucina, assonnatissima, pronta a gettarsi sul latte e biscotti che le faranno guardare il mondo con occhi nuovi. Il familiare suono di un messaggio la interrompe. La ‘povna guarda di qua e di là, perplessa. Poi segue il rumore, scava brevemente, e recupera il telefono da sotto un cuscino.
“Buon giorno professoressa, sono Steerforth e ci tenevo a farle sapere che tre giorni fa mi sono assurdamente ritrovato in una libreria, nella quale ho comprato il mio primo, e più bel, libro che abbia mai letto… La sensazione per uno come me è strana pensando anche al solo fatto che abbia investito in un libro e che lo abbia letto tutto in esattamente tre giorni. Adesso ho capito perché lei insisteva tanto nel trovare il libro per me… Grazie ancora e buone vacanze”.
La faccetta sorridente chiude questa comunicazione straordinaria, e del tutto imprevista. E non importa che il libro che ha sedotto Steerforth sia raccapricciante (per chi fosse curioso, questo), che lui le abbia fatto promettere di leggerlo (“sarebbe una bella cosa, così a settembre ne parliamo a quattr’occhi”), o che la ‘povna non abbia la più pallida idea di dove possa aver pescato il suo numero (ci sono due ipotesi possibili: una più canonica, l’altra che si tinge, timida, di rosa).
Non importa niente. O forse tutto.
La ‘povna tuffa il suo biscotto nel latte. Chissà che il nuovo giorno non si veda dal mattino.


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