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Stefania Bonaldi: “Siamo distanti anni luce da una parità di genere reale e radicata”

Creato il 21 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Gentile Francesco,
lei ed io siamo molto distanti nel nostro “sentire” e lo percepisco, ad esempio, dal fatto che lei spende tempo ed energie per fare campagna “contro” , anziché “per” un candidato, cosa che io non farei mai (e che nemmeno Laura Puppato fa ed è uno dei motivi per cui la sostengo) perché trovo che il valore di una democrazia matura consista proprio anche nel rispetto delle posizioni che non si condividono.
Trovo inoltre le sue riflessioni cariche di un risentimento ed una intolleranza che mi colpiscono, come donna, perché ancora una volta dimostrano che quando le donne si candidano per dei posti “di potere” devono dimostrare merito, competenza, talenti, cv adeguato e alte idealità, cosa che invece viene di norma data per scontata quando si candida un uomo. Addirittura, si pretenderebbe che le donne prima di candidarsi acquisiscano anche un preventivo “accredito generale” o una “liberatoria” da parte dell’intero universo femminile, richiedendo loro una rappresentatività che egualmente non mi risulta si pretenda dagli uomini.
Mi spiace, ma la sua mail mi conferma solo che, anche nel nostro bacino che si definisce “progressista”, siamo ancora distanti anni luce da una parità di genere reale e radicata, prima che nelle regole e nelle azioni, anche nel pensiero di molti di noi.
Un cordiale saluto

Stefania Bonaldi

Stefania Bonaldi è sindaco di Crema: sembra molto per una donna, ma è poco rispetto alle sue capacità. È assurdo ritrovare ai vertici della Provincia e della Regione dei banali reggicoda senza qualità. Bonaldi non è infallibile, ma capace e responsabile. E non si isola dai cittadini. Che assessori regionali abbiamo avuto? quali deputati? Strik Lievers! Il servile berlusconiano Verro! Che razza di presidente di Provincia abbiamo? E Stefania Bonaldi deve fare solo il sindaco? Ci vuole un rinnovamento veloce. Altri politici assai più noti sono banali passacarte e alzamano disgustosi cui togliere la poltrona al più presto. Sono dannosi, si auspica che i cittadini non li subiscano più.

Francesco Cecchini segue uno stile per nulla nuovo e singolare, e inevitabilmente si trova nella bufera. Faccio un esempio: ci sono sempre stati estremisti che votano il più moderato di centrosinistra per mettere in crisi la coalizione, o addirittura votano a destra per far perdere i riformisti e costringerli alla crisi. Forse è il caso di Cecchini.

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