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Stefano Lenzi Quintet live alla Casa del Jazz di Roma, feat. Maria Pia De Vito, giovedi' 24 aprile 2014.

Creato il 16 aprile 2014 da Pjazzanetwork
Stefano Lenzi Quintet live alla Casa del Jazz di Roma, feat. Maria Pia De Vito, giovedi' 24 aprile 2014.
L’album “Somiglianze”, primo lavoro dello Stefano Lenzi quintet, sarà presentato ufficialmente con un concerto alla Casa del Jazz di Roma (in via di Porta Ardeatina 55) giovedì 24 aprile alle ore 21, nell’ambito della rassegna “Intuizioni jazz” curata da Paolo Damiani.
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Guidato da Stefano Lenzi, poliedrico cantante, compositore e produttore romano, la formazione è composta dal chitarrista Alessandro De Berti, dal pianista Antonino Zappulla, dal contrabbassista Stefano Battaglia e dal batterista Davide Pentassuglia. Sul palco, per l’occasione, anche un ospite speciale: Maria Pia De Vito.
Il 1 aprile il quintetto ha presentato il disco a Repubblica TV, ospite della trasmissione Webnotte condotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo, qui.
Scrive Luciano Vanni, direttore di Jazzit, nella recensione di "Somiglianze" presente nel nuovo numero del magazine:
"L`orizzonte espressivo di Stefano Lenzi è sterminato almeno quanto l`uso della sua voce, anche senza virtuosismi e una estensione vocale particolarmente ampia. Nella sua scrittura come nella sua interpretazione, il cantante romano mette in mostra gusto, fantasia, sensibilità. Di certo, Lenzi elabora una musica "di nessuna chiesa": non pop, non jazz, non rock, non cantautoriale ma la sommatoria di tutto questo. Assai affascinanti le interpretazioni di "What a wonderful world" e "My favourite things".
Ancora prima dell’uscita ufficiale, l’album è stato protagonista di concerti d’anteprima al festival multidisciplinare Festa Bianca (Orbetello, giugno 2013) e al MAXXI di Roma (settembre 2013).
:: LA FORMAZIONE
Il quintetto nasce a settembre 2012 unendo cinque personalità eterogenee e cinque differenti percorsi professionali. Stefano Lenzi è un artista dalle molteplici esperienze e collaborazioni: dal teatro (progetti con il Teatro di Roma) al cinema (in Francia e Italia), all’etichetta thailandese GMM Grammy, spaziando tra vari generi, in particolare tra jazz e pop; diplomato al Berklee College of Music di Boston (Bachelor Degree) e specializzatosi nel biennio di Jazz al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, tra le sue collaborazioni Renaurd Barbier, Livio Magnini (Bluvertigo), Maria Pia de Vito, Paolo Damiani e, nel 2007, la cantante Giorgia lavorando alla produzione del suo album “Stonata”. Il chitarrista Alessandro De Berti è produttore, compositore e chitarrista milanese, di stampo rock e pop; negli anni ha collaborato con Andre’ Matos, Node, Time Machine, Arkhe’, Giorgia, Jet Lag, Michal Bland, Daniele Stefani, Marlon, Livio Magnini. Antonino Zappulla, pianista romano d’impostazione classica, annovera diverse esperienze rock, jazz e pop collaborando con Banco del Mutuo Soccorso, Periferia del Mondo, Mauro Verrone, Harold Bradley, Eric J. Daniel e Michael Supnick. Stefano Battaglia, tra i migliori talenti della nuova generazione del jazz contemporaneo, è un contrabbassista marchigiano. Ha collaborato con RadioTre, SKY Arte, Jonathan Kreisberg, John B. Arnold, Paolo Damiani, Mirko Signorile, Marcello Allulli, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi. Davide Pentassuglia, batterista romano estremamente eclettico, ha collaborato con Angelo Branduardi, Renzo Arbore, Bruno Lauzi, Franco Battiato, Tony Scott, Maurizio Giammarco, Javier Girotto.
:: L’ALBUM
L’album “Somiglianze”, già nel titolo racconta l’incontro, il feeling e l’intreccio tra i cinque musicisti, attraverso la definizione di un sound originale e l’indagine delle diverse possibilità sonore dei vari strumenti.
Prodotto da M.i.l.k., casa di produzione diretta da Alberto Rossetto e Mario Struglia, “Somiglianze” è stato registrato nel gennaio 2012 con la preziosa collaborazione di Alberto Rossetto e Livio Magnini (Bluvertigo) che ha missato quattro brani. Tra le composizioni originali dell’album, firmate da Lenzi, De Berti e Zappulla, il quintetto ha scelto di reintepretare due autentiche perle del patrimonio musicale collettivo: “What a Wonderful World” e “My Favorite Things”.

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