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Stella Jean: ad Alta Roma presentata la capsule collection “etica”

Creato il 10 luglio 2013 da Monica7775 @modaestyleit

ListenerConosciamo oggi Stella Jean, giovane stilista ed ex modella italo haitiana, distintasi tra i vincitori del prestigioso concorso “who’s on next ” nel 2011 e in continua escalation grazie alle sue collezioni che riscuotono sempre maggiore successo tra gli addetti del settore, stampa e buyer internazionali. Sfruttando al massimo la continua ispirazione derivante dalla sua multietnicità Stella Jean esprime la propria cifra stilistica nella “Wax e stripe philosofy” una vera e propria filosofia di vita.
Nell’ ambito del progetto Ethical Fashion dell’agenzia ONU ITC, conclusosi con una sfilata collettiva presentata ad AltaRoma per l’ evento , Stella Jean, realizza una capsule per la primavera/ estate 2014. Creativa, attenta e sensibile, Stella Jean abbraccia e sottolinea i principi etici dell’ iniziativa, atta a favorire la realizzazione di prodotti moda creati attraverso la collaborazione di case di moda e comunità di microproduttrici  in diversi paesi africani e in haiti. Parte della creazioni sono infatti state realizzate impiegando tessuti realizzati in Burkina Faso  da gruppi di tessitrici locali gestito dal programma di moda etica ethical fashion initiative di ITC , agenzia dell’ ONU e dell’ OMC .
La proposta di Stella Jean profuma e ha i colori del vecchio continente, in unListener2 caleidoscopico gioco  di fantasie e volumi  veniamo catapultati attraverso una nuova concezione di eleganza. Presenza fissa la camicia a righe dal taglio maschile alternatamente alla Guayabera cubana  rigorosa ed elegante, tessuti canvas rigati utilizzati per gonne e capispalla. Uno stile composto e senza tempo adottato sin dagli esordi dalle donne più eleganti del pianeta.
Ricordiamo che  la ethical fashion initiative produce accessori in collaborazione  con grandi nomi della moda tra i quali Stella Mcartney, Vivienne Westwood, Ilaria Venturini Fendi, controllando rigorosamente l’ applicazione dei principi del fair labour e valutazioni di impatto creando un business fiorente e consentendo a migliaia di microimprenditrici di far parte della catena moda attraverso un lavoro degno e favorendone l’ ‘indipendenza.


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