Quest’anno la meta delle mie vacanze è stata Oslo, dichiarata la capitale europea più costosa. E devo dire che in effetti i prezzi sono molto oltre la media italiana, ma come spesso accade anche da noi, il rapporto qualità prezzo dei ristoranti gourmet è ottimo.
Ristorante Fauna, 1 stella michelin, a due passi da Aker Brigge, la zona del molo e dello struscio serale. All’angolo fra due vie, l’insegna sobria e poco appariscente; entro nel locale, lo stile moderno e le luci soffuse rendono l’ambiente caldo e piacevole, il soffitto scuro, poche decorazioni e molto lineari, tavolo senza tovaglia, sottopiatto bianco.
Nell’attesa di ricevere il menu mi portano una piccola amuse-bouche: cialda croccante, crema di verza,verza essiccata e tuorlo d’uovo a scaglie.
Mi portano il menu che si compone di un unico menu degustazione da 5 portate (3 antipasti, 1 piatto principale, 1 dolce) a 750 NOK (corone norvegesi, equivalente a circa 90 €) alla quale era possibile aggiungere altri due piatti a 150 NOK (18€) oppure 2 versioni di caviale e 2 di formaggi.
Decido per il menu da 5 portate. Poco dopo arriva la seconda amuse-buche: zuppetta di cozze con cipolla grigliata e finocchietto.
Pochi minuti ancora di attesa e inizio la mia degustazione con il primo antipasto: Tartare di manzo con rapa, crescione, cubetti di mela e cotenna di maiale croccante. Piatto davvero ben riuscito, ottimo contrasto di consistenze e giusta acidità.
A seguire capesante con crema di prezzemolo e variazione di cavolfiore (una parte bollita e arrostita e una parte cruda, tagliata a scaglie sottilissime). In questo caso, secondo me, nonostante l’abbinamento fosse ben riuscito, il gusto del cavolfiore tendeva a coprire quello più delicato della capasanta. Magari sarebbe stato sufficiente diminuire le quantità di cavolfiore.
A conclusione degli antipasti, ali di razza con finferli, levistico, spinaci crudi, mela verde ed erba cipollina.
Ad accompagnare il terzo antipasto è arrivata una piccola pagnotta di pane con il burro a parte.
Il piatto principale è guancia di vitello cotta a bassa temperatura per 20 ore, accompagnata da finocchi, rafano e porri baby.
A questo punto, vista l’ottima performance dei piatti salati il mio pensiero è andato al dolce: sarà all’altezza (considerando che le mie ultime esperienze di “dolci stellati” si sono rivelate un fallimento)?
mi sono dovuto ricredere! Ottimo anche il dolce: salsa di nocciole, gelato alla vaniglia, sorbetto di mela, polvere dicioccolato, scaglie croccanti; perfettamente riuscito l’abbinamento tra mela e nocciole, tra gelato e sorbetto, e piacevolissima sia la nota croccante che la polvere, un’esplosione di consistenze davvero impeccabile.
Ora concedetemi di dire che il piatto più emozionante del pasto (senza nulla togliere al resto) è stato il petit four: spicchio di waffel, crema di brunost (formaggio di capra tipico norvegese caratterizzato da note caramellate e dolci) e composta di lamponi. Assolutamente superlativo!
Devo trovare un difetto? I camerieri che si appoggiano al tavolo ogni volta che devono spiegare i piatti!
A parte questo la cena è stata un crescendo di piatti sempre più perfetti, senza imprecisioni e con molte attenzioni al dettaglio. Servizio curato e professionale. Complimenti!
Fauna RestaurantSolligata 2
0254 Oslo
Norvegia Ph. +47 416 74 543