Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle, nasceva il 23 gennaio di 229 anni fà (1783) a Grenoble in una casa di Rue des Vieux Jésuites, oggi il numero 14 di rue Jean-Jacques Rousseau, da una famiglia borghese della piccola cittadina dell'Isère nella regione Rhône-Alpes.
Scrittore e reporter di viaggio, innamorato dell'Italia dove per anni visse, esordì col suo primo scritto nel 1815 con le biografie dei compositori austriaci Haydn e Mozart, e del poeta riformatore del melodramma italiano Metastasio; seguite appena due anni pù tardi da una "Storia della pittura in Italia" e dal libro di ricordi e d'impressioni Roma, Napoli, Firenze.
Marie-Henri Beyle cominciò così a firmarsi Stendhal, pseudonimo che si pensa sia dovuto al nome della città di Stendal (Germania), luogo di nascita Johann Joachim Winckelmann, storico e critico d'arte molto ammirato da Beyle.
Stendhal è celebre soprattutto per i suoi due romanzi di formazione "Il rosso e il nero" del 1830 e "La Certosa di Parma" del 1839, oltre all'opera rimasta incompiuta "Lucien Leuwen"; anche se la produzione dello scrittore fu molto ampia. Libri scritti con quella prosa che lo rese famoso, una prosa che scava e ricerca nei personaggi una verità psicologica, facendo di Stendhal uno dei maggiori esponenti del romanzo francese dell'800.


L'analisi profonda dei personaggi nei suoi scritti è sicuramente la caratteristica più spiccata dell'opera di Stendhal che tutt'oggi è studiato per l'eccezionale complessità dei caratteri e delle dinamiche che guidano i rapporti tra gl'elementi descritti tra le pagine.






