L’orientamento sessuale, anche in mancanza di caratteristiche visibili salienti, interferisce nel processo automatico di formazione delle impressioni. Questo è quello che suggerirebbe uno studio dell’università di Toronto, a cura della dott.ssa Remedios, finalizzato a valutare l’effetto degli stereotipi rispetto alle categorie sociali.
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In particolare, dai risultati dello studio, sembrerebbe che l’orientamento sessuale, pur non essendo caratterizzato da elementi percettivi peculiari, influenza la percezione, e di conseguenza il giudizio su persone bianche e di colore.
In un primo esperimento ai partecipanti veniva richiesto di esprimere un giudizio di piacevolezza (da 1 a 7) rispetto a 104 fotografie di volti (26 bianchi eterosessuali, 26 neri eterosessuali, 26 bianchi omosessuali e 26 neri omosessuali). I risultati dimostrano che i bianchi eterossessuali sono percepiti come più piacevoli rispetto ai bianchi omosessuali, e che, al contrario, i neri omosessuali sono percepiti come più piacevoli rispetto ai neri eterossessuali.
Nel secondo esperimento i partecipanti erano divisi in due gruppi: ad un gruppo veniva chiesto di avvicinare un joystick allo schermo quando appariva un bianco e allontanarlo quando appariva un nero, e al secondo gruppo veniva chiesto di fare il contrario. Nel primo gruppo le risposte erano più veloci per i bianchi eterosessuali che per i bianchi omosessuali, mentre nel secondo le risposte erano più veloci per i neri omosessuali. L’autrice spiega: “dato che una risposta di avvicinamento più rapida indica una maggiore positività verso uno stimolo, le conclusioni del secondo studio sono coerenti con i risultati del primo“.
Concludendo, i risultati dei due esperimenti sembrano dimostrare che le persone giudicano gli altri sulla base del loro orientamento sessuale, anche se non ne sono consapevoli, e anche se non ci sono elementi percettivi evidenti che permettono di riconoscere una persona come eterosessuale o omosessuale. Inoltre, i gay bianchi e neri sembrano attivare differenti componenti degli stereotipi sulle persone omosessuali: mentre i gay bianchi attivano stereotipi negativi, i gay neri attivano stereotipi positivi.
Secondo l’autrice i risultati dello studio sono tanto più importanti dal momento che “comprendendo come l’orientamento sessuale influisce in maniera inconsapevole sul’opinione che ci facciamo di una persona, possiamo imparare di più su come predirre e minimizzare le consequenze negative dell’omofobia“.
A cura delle dott.sse Valeria Natali e Paola Biondi