Le “polemiche” se così si possono definire, in questo momento, e soprattutto sull’argomento sono decisamente fuori luogo, il fatto di riportare questa notizia, perchè in molti ne parlano, è solo un modo per ribadire che non solo Steve Jobs non doveva o non poteva morire, ma tutte le persone, che a modo loro, ci hanno lasciato, non dovevano…
Un noto ricercatore americano avanza una tesi a dir poco sconcertante: «Steve Jobs sarebbe ancora vivo se non avesse rifiutato le cure mediche tradizionali, preferendo trattamenti medici alternativi per il cancro al pancreas».
Sono molte le persone oggi che decidono di affidarsi a trattamenti medici alternativi, cosa significa questo? Significa incrementare la speranza di potercela fare, di sconfiggere la malattia, significa inseguire un proprio “credo” fatto di fiducia e speranza, ovvero una delle fonti principali alla vita, giusto o sbagliato, non siamo noi a doverlo dire.
Buddista e vegetariano, Jobs all’inizio era scettico sul ricorso alla chirurgia, preferendo alle cure convenzionali i metodi alternativi. E infatti soltanto il 31 luglio del 2004, cioè nove mesi dopo la diagnosi ufficiale, si era sottoposto all’operazione presso lo Stantford University Medical Center di Palo Alto, vicino casa sua. Ma a quel punto era già troppo tardi: il tumore si era ormai diffuso. ( E qui non mancheranno certamente le polemiche e le accuse).
A sostenere questa “tesi” è è l’oncologo di Harvard, Ramzi Amri, secondo cui il co-fondatore di Apple aveva una forma leggera di tumore, che raramente porta alla morte. «Se chirurgicamente rimosso, la prognosi per questo tipo di tumore è incoraggiante».
Steve Jobs ha quindi deciso volontariamente di morire? Impossibile anche solo immaginarlo.
Jobs era affetto da tumore neuroendocrino, che, se curato in tempo e adeguatamente, non è mortale. «Il 100% dei miei pazienti affetti da questo tipo di cancro sopravvive», conclude il medico, che da circa un anno e mezzo conduce ricerche sul tipo di neoplasia che ha colpito Jobs per l’illustre università Ivy League.
L’incoerenza di un genio che ama la vita, tanto da credere di poter essere immortale o un medico dal nome altisonante che vuole mettersi in luce? Secondo noi nulla di tutto questo, semplicemente la vita…
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