In famiglia, con colleghi o amici, capita a tutti di potersi arrabbiare. È un’emozione naturale che scatta da meccanismi personali automatici e inconsapevoli, talvolta non ragionevoli, ma comunque legati al nostro modo di pensare e di interpretare la realtà. Non è facile controllare la rabbia e in quanto emozione forte, necessita di un tempo fisiologico per potersi mitigare. Ma durante questo tempo come placare il famoso “istinto omicida”?
Come controllare la rabbia? L’importante è non reprimerla
E’ tipico della rabbia sentirsi sopraffatti tanto da cedere a sfoghi senza limiti, destinati a far scaricare la tensione accumulata, ma anche talvolta a deteriorare i rapporti sociali. In altri casi, si verifica la reazione inversa, tendendo a reprimere tutto dentro.
Ma controllare la rabbia, senza che nessuno si faccia male, è possibile e noi vi sveliamo come. È importante:
- Capire quando e perché insorge;
- Chiarirsi le idee, valutando i pro e i contro del contesto, nonché la sua importanza;
- Placarla, parlandone con qualcuno o scrivere su un foglio tutto quello che passa per la mente;
- Chiarire il problema il prima possibile, scusandosi anticipatamente, e al contempo comprendere perché l’altro ha reagito in quel modo;
- Essere consapevoli del fatto che arrabbiarsi contribuirà a rendere brutta l’intera giornata e che dopo sarà necessario un po’ di tempo per recuperare la serenità perduta;
- Allontanarsi! Quando vi rendete conto che la situazione sta sfuggendo di mano, è il caso di distaccarsi, facendo una breve passeggiata o prendendo un po’ d’aria, giusto il tempo di riprendere il controllo.
- Inspirare profondamente e lentamente. Aiuterà a rilassarvi e a ripristinare valori normali del battito cardiaco e della pressione sanguigna;
- Reprimere la rabbia o aggirarla in modo spropositato è sbagliato e potrebbe ripercuotersi sull’organismo;





