L'habit-chemise
L'habit-chemise, così chiamato per la sua somiglianza con la chemise, cioè la sottoveste, si impose con decisione al gusto del momento. La sua semplicità era in pieno contrasto con gli abiti stile rococò dell'epoca appena trascorsa.L'habit-chemise era caratterizzato dalla vita molto alta e da corpetto e gonna tagliati in un unico pezzo per una linea estremamente semplice e dritta.La semplicità del modello richiedeva l'uso di materiali trasparenti come mussolina, garza e percalle. La scelta del tessuto indica che questi abiti non dovevano modellare il corpo, ma drappeggiarlo; l'habit-chemise simboleggia dunque la nascita di una nuova consapevolezza estetica e dei nuovo valori della Francia post-rivoluzionaria.I tessuti impiegati per confezionarli erano però troppo freddi per l'inverno europeo, tanto che presto entrarono in uso degli scialli di cachemire che, drappeggiati morbidamente sulle spalle, avevano la finalità pratica di proteggere la signora dal freddo, oltre a quella estetica di abbellire la sua figura. La stessa funzione fu svolta da comodi soprabiti ispirati allo stile inglese, come lo spencer e la redingote. Questo tipo di sopraveste era fortemente influenzata dalla foggia dell'uniforme militare napoleonica, il cui audace taglio doveva rendere visibile la potenza dell'esercito francese.
Manteau de cour
Gli scialli di cachemire indiano divennero probabilmente di moda dopo che Napoleone li introdusse in Francia in seguito alla campagna d'Egitto del 1779.Con la sua incoronazione a imperatore nell'anno 1804, Napoleone cominciò a trattare gli aspetti relativi all'abbigliamento dei sudditi come una questione politica: con un'ordinanza imposta a uomini e donne di indossare, in occasioni cerimoniali, esclusivamente abiti di seta riuscendo così a riportare in vita il ricco stile degli abiti di corte dell'epoca precedente la Rivoluzione. La veste di corte con strascico (manteau de cour) che l'imperatrice Joséphine indossa nel famosissimo dipinto di Jacques-Louis Davidè in perfetto stile Impero.Durante la prima decade del diciannovesimo secolo la linea degli abiti femminili non subì profonde trasformazioni, ma dopo il 1810 le gonne si accorciano. Intanto la biancheria intima tornò in auge; apparve la brassière, antenata del moderno reggiseno, e tornarono in voga i corsetti, anche se questa volta si trattava di strutture morbide e prive di stecche di balena.Con la ricomparsa delle guarnizione preziose e dei colori brillanti, anche l'uso dei tessuti si adeguò al nuovo gusto e dopo il periodo del dominio del cotone si assisté al grande ritorno della seta.Cristina
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