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Stile: Margot Tenenbaum vs. Suzy Bishop. Ovvero il fantastico mondo di Wes Anderson.

Creato il 11 gennaio 2013 da Missbailing
Pubblicato il 11 gennaio 2013 da Bailing

Lo sapevate che negli USA vestirsi da Margot Tenenbaum per Halloween è ormai diventato un classico, un po’ come vestirsi da Morticia Addams?!

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The Royal Tenenbaums infatti, pur avendo tutte le carte in regola per restare un film “di nicchia”, con i suoi personaggi adorabili e strampalati è riuscito a far  breccia anche nei cuori di coloro che non sono esattamente cinefili “duri e puri”, entrando di diritto nell’immaginario collettivo.

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Così, benché l’insieme abito da tennis Lacoste (oltretutto millerighe) + pelliccia + mocassino + smokey eyes sia teoricamente improponibile, grazie all’estro creativo della costumista Karen Patch ci ritroviamo a guardare a Gwyneth aka Margot come ad una vera e propria icona di stile e a strizzare l’occhio (una volta ogni tanto) a quel vestitino e a quella molletta nei capelli, non necessariamente per Halloween.
[Che poi vogliamo parlare di Chas Tenenbaum e prole, perennemente in tuta Adidas di puro acetato, o della fascia da tennis sulla testa di Richie Tenenbaum?!
Come avrebbe detto il buon Rambaldo Melandri: "Cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.]

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Devo confessarvi che parlando di Wes Anderson il capolavoro del mio cuore rimane Darjeeling Limited abbinato al suo cortometraggio Hotel Chevalier (abbiate pazienza: Adrien Brody + valigie Louis Vuitton limited edition + India on the road + Peter Sarstedt = Perfezione!) che però è stato un po’ snobbato dalla critica con un misero 67% di consensi dal mitico Rotten Tomatoes.
Critica che invece ha addirittura acclamato (con il 94% dei consensi) il delizioso Moonrise Kingdom presentato l’anno scorso al Festival di Cannes e di cui avevo promesso di parlarvi prima di Natale.

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E allora eccomi qui: sul film non sto a dilungarmi più di tanto perché dovete (imperativo categorico) andarvelo a vedere!
Ma un confronto style vs. style tra Margot Tenenbaum e la piccola Suzy Bishop non ve lo leva nessuno.

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Ve lo dico chiaro e tondo amiche mie: l’unico ostacolo che si frappone tra me e una spudorata scopiazzatura del look della piccola Suzy è quello anagrafico.
Purtroppo non ho più 14 anni, ma mi inchino e mi genufletto davanti al lavoro fatto da Kasia Walicka Maimone per Moonrise Kingdom e mi riprometto di trarne ispirazione.
Un vestitino peter pan collar, calzette al ginocchio, stringate bicolori, una borsa di paglia stile Jane Birkin (con dentro un gatto) e un cappottino/mantella è tutto ciò che serve ad una ragazzina carina per trasformarsi tutto in un botto in una creatura adorabile e stilosa.

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Ed è anche tutto ciò che vorrei nel mio guardaroba per la prossima primavera.
A parte il gatto.
E con la solenne promessa di resistere alla tentazione di indossare questi 5 capi tutti quanti insieme.
Insomma: se Margot Tenenbaum mi aveva fatto guardare con simpatia alle millerighe Lacoste, Suzy Bishop è riuscita addirittura nella titanica impresa di farmi prendere in considerazione l’acquisto di un paio di stringate bicolori!

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Perché in fondo, amiche mie, una piccola dose di Wes Anderson Style con un tocco di pastello e un accessorio insensato non può che far bene anche a noi ragazzine di ieri, alla faccia della maturità che avanza!

P.S. Mentre riflettete su questo concetto godetevi questo capolavoro indiscusso di Françoise Hardy. E buon week end a tutte!!!

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