Stilos riparte con una nuova campagna abbonamenti e con un progetto sempre più organico e stimolante. Il numero di gennaio spicca per la varietà dei temi e la qualità dei contenuti proposti. Oltre che le classiche interviste e approfondimenti su cultura, arte e letteratura, la rivista – nata a Catania ma distribuita in tutta Italia – offre ampi reportage di attualità.
Giornalismo con tutti i crismi, insomma, come l’inchiesta di Vincenzo Ruggiero Perrino sugli scavi di Pompei dopo i crolli del 6 novembre 2010. “Pompei e una vacca storica – dichiara Luca Goldini a Stilos – munta e spolpata in un patto scellerato fra politica, sindacato, malavita e chettefrega individuale”. “I crolli sono una metafora – commenta Vincenzo Consolo – di quello che e il crollo del nostro paese. Bondi e indegno di occupare il posto che occupa. I nostri sono beni unici al mondo, sono le uniche ricchezze, alle quali purtroppo neanche teniamo. Il nostro e un paese senza memoria, senza cura, e il crollo e culturale, morale, politico”.
Centotrentaduepagine da leggere tutte di un fiato. Interviste a Giancarlo De Cataldo, Riccardo Iacona, Giampaolo Pansa, Francesco Baccini, allo scrittore algerino – residente a Roma – Amara Lakhous, alla scrittrice Carolina De Robertis. Da segnalare inoltre un ampio dossier – più di dieci pagine – sulla narrativa sudamericana contemporanea, con profili di Vargas Llosa, Jaime Bayly, Roberto Bolaño, Javier Marias, i “raros” di Montevideo. (Nino Fricano)