Stipendio docenti, ancora polemiche

Creato il 14 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ancora polemiche sullo stipendio docenti. Dopo il ritiro precipitoso della decisione del governo di recuperare gli incrementi degli stipendi degli insegnanti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi e le enormi proteste della categoria e anche dei partiti, compreso il ministro dell’Istruzione Carrozza, la partita sembra destinata a continuare. Si, perché da una nota di Palazzo Chigi si evince come il riferimento normativo sia piuttosto preciso: “con lo stipendio ordinario di gennaio è stata data applicazione al Dpr 122/2013, con blocco degli scatti di anzianità dal 2013 e recupero degli eventuali ebeti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi. Come da disposizioni concordate tra il ministero dell’Economia e delle finanze e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è sospesa l’attività di recupero e l’importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014″.
“Per quanto riguarda il 2014, il pagamento degli scatti potrà essere assicurato a seguito delle decisioni che verranno assunte nel prossimo Consiglio dei ministri, per gli insegnanti che ne abbiano beneficiato nell’anno 2013″.

Un continuo balzello quindi, che aspetta di essere chiarito e che vede la situazione rimanere sempre critica per tutto il comparto scuola, dato che il contratto di categoria è scaduto dal 2009 e quindi le retribuzioni sono ferme da allora, come fermi sono gli automatismi previsti dall’ormai scaduto contratto per gli scatti dello stipendio docenti. Il tutto in un quadro che vede queste retribuzioni tra le più basse d’Europa.


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