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‘sto nuovo pezzo degli AUTOPSY non convince mica tanto

Creato il 28 marzo 2014 da Cicciorusso
autopsia

“Insomma, c’è davvero qualcosa non mi convince…”

Il 21 aprile esce Tourniquets, Hacksaws & Graves, il nuovo album degli Autopsy. Cioè, a meno di un anno da The Headless Ritual esce già un nuovo album degli Autopsy. Dalla reunion del 2009, fanno un ep e tre full di inediti, tre compilation non precisamente utilissime e un dvd. Un po’ troppino per non pensare che Chris Reifert e compagni, non potendo contare sui ricavi di un’attività live rimasta finora alquanto sporadica, vogliano far cassa, per quel poco che consente il mercato discografico odierno, buttando sul mercato più uscite possibili. Dopo aver trascorso tre lustri a sventagliare il putrescente stendardo degli Abscess quasi solo per loro stessi e per pochi fan agguerriti, ci può pure stare, mi direte. E, in fondo, l’unica cosa che conta è la musica, no? Ecco, non vorrei che diventasse questo il problema, perché The Howling Dead, il brano in anteprima che potete ascoltare a questo link, non è che mi abbia convinto tantissimo.Ha un che di tirato via, a partire dall’intro (quasi una schitarrata da spiaggia in versione death metal), che mi ha lasciato perplesso.

È pure fisiologico che un discone come Macabre Eternal non fosse facilmente replicabile. Sono gli Autopsy, mica i Voivod, è giusto e normale che vadano avanti riproponendo sempre gli stessi riff con minime variazioni sul tema. Con The Headless Ritual avevamo dimostrato di saperci accontentare. La corda, però, si può tirare fino a un certo punto. Perché The Howling Dead non è un brutto pezzo ma una roba così Reifert la tira fuori in dieci minuti mentre compila la dichiarazione dei redditi. Tra un mesetto il timore che Tourniquets, Hacksaws & Graves si riveli un lavoro pubblicato tanto per far uscire qualcosa verrà dissipato o confermato.

Nell’attesa, possiamo sollazzarci con i Violation Wound, il side-project punkettone, dal riffing sorprendentemente ramonesiano, messo su dallo stesso Reifert, qua in veste di cantante e chitarrista, insieme alla sezione ritmica dei Fog Of War. A voi il lyric video di Don’t Believe It, dal debutto (18 pezzi in 26 minuti: no bullshit, insomma) fuori a breve su Vic Records. Qualche altro pezzo lo trovate sul profilo soundcloud del gruppo. Buon weekend, bellezze.



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