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Stoccaggi di metano in sovrapressione: il sindaco di Crema incontra cittadini e comitati

Creato il 14 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

A Crema si può, a Cremona, sede centrale dell’amministrazione provinciale, vige la regola del silenzio. Parlano solo i potenti. I cittadini non hanno diritto di parola. Ancora una volta l’esempio viene da Crema, sfuggita all’effetto soporifero dei soliti Pizzetti! Segue la preziosa nota del Comune

Il problema degli stoccaggi di metano presenti sul territorio della provincia di Cremona, compresi i progetti autorizzati degli stoccaggi in sovrapressione vicini alla Città di Crema, è stato l’oggetto dell’incontro del Sindaco di Crema Stefania Bonaldi con una delegazione di cittadini e di comitati.
Presenti all’incontro, avvenuto il 10 gennaio 2013, il Sindaco di Crema Stefania Bonaldi, Lorena Fanelli, Eugenia Grazioli e Giacomo Cangini aderenti e collaboratori con l’Associazione Apertamente Lab di Soncino, Carlo De Sanctis, Mario Giavardi, Roberto Biagini del Comitato Ambiente Salute di Cornegliano Laudese, Maria Grazia Bonfante (consigliere comunale di Vescovato) e Francesco Torrisi di “Salviamo il Paesaggio”, Mario
Lattaroli, consigliere comunale di Crema di Federazione della Sinistra di Crema ed Ezio Corradi, vicepresidente del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia.
Durante l’incontro sono stati presi in esame i problemi relativi alla informazione, alla partecipazione ed alla sicurezza dei cittadini con specifico riferimento alla necessità dei Piani di Emergenza Esterna per le centrali di stoccaggio presenti sul territorio provinciale e cremasco, considerate “attività a rischio di incidente rilevante soggette alla Direttiva Seveso Dlgs 334/199” ed alle prescrizioni della Delibera del Ministero dell’Ambiente dell’ottobre 2012 che prescrive testualmente: “Qualora la sismicità indotta superi Magnitudo 3,0 – considerando l’epicentro all’interno di un’area definita di raggio uguale a dieci chilometri attorno della testa del pozzo, la pressione massima e la frequenza de ciclo di iniezione e di estrazione dovranno essere ridefinite in modo da riportare la magnitudo massima al di sotto di tale valore.”
Da parte dei cittadini e dei comitati è stata posta in particolare evidenza la situazione di vicinanza della Città di Crema e del territorio cremasco (dopo la autorizzazione e la Valutazione di Impatto Ambientale favorevole del Ministero dell’Ambiente per Sergnano) a due centrali di stoccaggio di metano in sovrapressione: Sergnano, con 2,5 miliardi di metri cubi di metano e Ripalta Cremasca con circa due miliardi di metricubi di metano (entrambi su “Progetto Stogit”), con 20 Comuni e 90.000 abitanti circa coinvolti (sedici Comuni in provincia di Cremona e quattro in provincia di Bergamo).
Tutto ciò in aggiunta alla presenza del “Progetto di stoccaggio di Enel stoccaggi “srl-F2i” nel vicino Comune di Romanengo, che coinvolge sette Comuni della provincia di Cremona compresi i quattro Comuni di Romanengo, Soncino, Ticengo e Casaletto di Sopra, noti da tempo, nei documenti ufficiali della Provincia di Cremona, come zona sismica (Pianalto della Melotta, terremoto di Soncino del 1802).
Nel “Progetto Romanengo”, è ricompreso il Comune di Offanengo per un totale di circa 25.000 abitanti, Comune coinvolto anche nel “Progetto di sovrapressione dello stoccaggio di metano di Sergnano” nonostante le normative e le leggi in vigore vietino la sovrapposizione di più stoccaggi.
Il Sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha espresso notevole interesse per la completezza delle informazioni fornite e la documentazione presentata nel corso dell’incontro ed ha mostrato sensibilità alla necessità di tutelare e garantire i diritti dei cittadini alla partecipazione, alla informazione ed alla sicurezza. Ha assicurato la promozione di una informazione ai cittadini ed un confronto pubblico sulle problematiche illustrate.

Crema 14 gennaio 2013


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