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Stoccaggio di Bordolano, 50 Tir al giorno pieni di metanolo su una stradina di campagna, fra curve e controcurve, e niente rotatoria all’incrocio. Ambientalisti pronti alla denuncia. Comuni e Provincia non hanno modificato la viabilità

Creato il 17 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Sulla viabilità no, non c’è stata alcuna intesa, anche se Regione e Provincia hanno acquisito la documentazione del Coordinamento dei Comitati ambientalisti Lombardia sui rischi legati agli stoccaggi di metano. La viabilità resta la croce perché secondo i programmi, che restano immutati, ben 50 Tir al giorno transiteranno sulla stretta strada di campagna Bordolano-Castelvisconti (100 i passaggi considerando andata e ritorno). Saranno camion carichi di metanolo. In caso di incidente che succederà? Che sicurezza viene garantita per prevenire un disastro? La strada è stretta e ondeggia fra curve e controcurve, passa davanti all’agriturismo “Corte dei Semplici”, ed è frequentata da automobili, ciclisti, trattori. Due automobili stentano a passare contemporaneamente. I Comuni di Bordolano e Castelverde, oltre alla Provincia, al momento dell’accordo con l’azienda che realizza lo stoccaggio, non hanno proceduto alla modifica della viabilità. Rotatorie innumerevoli sul territorio provinciale, tranne che in uno dei punti più pericolosi, dato che i Tir viaggeranno per 100 giorni – la durata del cantiere – dal cluster A al cluster B. Sarebbe stata opportuna per gli ambientalisti una breve strada nuova, di 300 o 400 metri, che avrebbe collegato direttamente le due piazzole dei cluster, evitando problemi di traffico.

Già il 31 marzo il Coordinamento aveva scritto una lettera alle autorità competenti per segnalare il pericolo, a questo punto scatta una minaccia di denuncia: “Dovremo scrivere ancora, ma alla Procura, per fare una denuncia, i pericoli ci sono” dichiara Ezio Corradi. Segue la lettera inviata all’amministrazione provinciale.

 

Al Presidente

Provincia di Cremona

Dott. Massimiliano Salini

All’Assessore alla Viabilità

Provincia di Cremona

Geom. Leoni

Al Dirigente Responsabile

Viabilità

Provincia di Cremona

Ing. Patrizia Malabarba

A seguito dell’incontro, una audizione utile sul sistema degli stoccaggi in Lombardia che auspichiamo foriera di successive valutazioni, presso la Provincia di Cremona del 13 settembre 2012, vogliamo evidenziare tutta la nostra preoccupazione in merito al problema del “Progetto piazzole” sulla SP 25 Bordolano-Castelvisconti nel quadro del più ampio e complesso “Progetto Bordolano centrale e stoccaggio”.

Le nostre preoccupazioni non sono state fugate dall’esposizione degli interventi previsti dal “Progetto Saipem” che fa riferimento, come noto, a Delibere Ministeriali, della Provincia di Cremona e della Regione Lombardia.

Ciò non toglie che le problematiche segnalate con la nostra nota del 31 maggio 2012 siano più che mai attuali e attendono ancora una risposta.

In primo luogo siamo a chiedere una risposta scritta, circostanziata, di merito e non generica sulle problematiche segnalate rimaste del tutto inevase: manca del tutto una risposta sulla proposta di viabilità alternativa indipendente per il “Cluster A “, la “Centrale di stoccaggio” il “Cluster B” con il prolungamento della “strada della Moja”, in fase di allargamento, fino al “Cluster B” ed utilizzabile anche nei casi di emergenza per gli impianti che trattano stoccaggio di metano, considerata attività a rischio di incidente rilevante, evitando il transito anche dei mezzi di emergenza dalla SP 25 Bordolano-Castelvisconti.

In secondo luogo chiediamo che sulla base delle nostre osservazioni e proposte del 31 maggio 2012 venga disposto e concordato un sopralluogo sui luoghi presi in esame.

Motivo di questa nuova richiesta?

La semplice considerazione che quanto si decide di attuare oggi, resterà attivo ed utilizzato almeno per i prossimi 40 (quaranta anni) di valenza della “Concessione centrale e stoccaggio di Bordolano” alla Società Stogit.

L’attuazione del “progetto piazzole” prevede il passaggio sulla SP 25 del collegamento con il Cluster B di Bordolano utilizzando una strada comunale campestre diramata dalla SP 25 dal bivio in corrispondenza con l’attuale cascina ed azienda agricola “La Colombara” e la strada comunale “della Cascina Razzina” fino o dalla SP 25.

Nonostante la piazzola progettata fra la strada comunale della Cacina Razzina, la SP 25  e la diramazione sulla strada di campagna per il “Cluser B” di Bordolano, la situazione è tutt’altro che risolta e tranquillizzante.

Intanto va considerato il fatto che la maggior parte del tracciato è rappresentato da strade di piccolo calibro il cui utilizzo è considerato nel PTCP della Provincia di Cremona e del Parco Oglio Nord come percorso ciclopedonale e, di fatto, è oggi utilizzato da traffico leggero locale, da mezzi agricoli, da pedoni e da numerosi ciclisti.

Il tracciato, il territorio circostante, le alberature sono tutti tutelati anche dal punto di vista della collocazione ambientale che segna il confine con il Parco Oglio Nord: ne è stato tenuto in debito conto? E’ stato considerato e valutato  l’impatto viabilistico sul confinante Parco Oglio Nord?

Dalle riposte ricevute si direbbe proprio di no: questa valutazione manca del tutto.

Apprendiamo dalla comunicazione orale del Dirigente Responsabile della Viabilità Provinciale, l’Ing Patrizia Malabarba, nel corso dell’incontro del 13 settembre 2012, che l’impatto su queste strade del traffico di cantiere previsto per la realizzazione di quattro nuovi pozzi al “Cluster B” di Bordolano avrà una durata di 100 giorni  ed un traffico di 50 TIR-giorno: un numero di TIR pari a 5.000 TIR e dunque consistente per un tracciato stradale di piccolo calibro, oggi del tutto inesistente in queste dimensioni essendo, come ricordato, per la maggior parte traffico leggero di carattere locale.

Non ci è stato chiarito se il numero dei TIR comprenda anche il viaggio di ritorno oppure se lo stesso numero deve essere raddoppiato e portato a 100 TIR/giorno per comprendere i viaggi di andata e di ritorno dei mezzi nei 100 giorni di cantiere.

In questo caso i TIR sulla SP 25 in transito sarebbero 10.000.

Il tratto stradale interessato della SP 25 comprende l’incrocio dalla strada comunale della cascina Razzina: un incrocio in discesa e su una curva sia dal lato destro con provenienza Bordolano,  che dal lato sinistro con provenienza Castelvisconti-“Cluster B”.

Il tratto di strada proveniendo da Castelvisconti-“Cluster B” alla strada comunale cascina Razzina presenta una curva a sinistra, una controcurva a destra, poi di nuovo una curva a sinistra.

In ambedue le situazioni citate è di scarsa visibilità già nelle condizioni metereologiche normali, il tutto diventa più difficile con l’avvento delle nebbie e del ghiaccio che stagionalmente caratterizzano la Pianura Padana, territorio di Bordolano e del Parco Oglio Nord  compreso.

Sono state valutate queste situazioni di rischio?

Non ci pare proprio.

Anzi dalla documentazione presentata nel “Progetto piazzole”, avallato dalla Provincia di Cremona, manca qualsiasi riferimento all’attività dell’Agriturismo “La Corte dei Semplici” presso la Cascina Colombara, al n. 4 della SP 25. Dalla documentazione presentata si evince una sola denominazione come Cascina Colombara per tutto il complesso dello storico edificio presente sul territorio fino dal 1500 e dal 2005 trasformato, nella parte padronale, in agriturismo.

Non compare nessun riferimento alla movimentazione di mezzi agricoli da e per l’azienda agricola attiva nella Cascina Colombara: come si può conciliare il tutto con il movimento dei TIR e con la futura quarantennale attività del “Cluster B” di Bordolano?

Mancano dati ed una seria valutazione per una definizione che metta in evidenza il problema della sicurezza per gli utenti della viabilità stradale: un traffico locale che non può essere commistionato a traffici di cantiere con mezzi pesanti.

Come mai la documentazione “progetto Piazzole” porta l’indicazione sulle mappe di “PGT Comune di Bordolano 2010” ed anche la dicitura di “Comune di Verolanuova”? Di che “Progetto” si tratta?

Dobbiamo ricordare che lo stesso PGT del Comune di Bordolano è ancora in itinere e non è ancora stato approvato oggi alla data del 17 settembre 2012?

Dobbiamo pensare ad accordi extra istituzionali?

Infine, per quanto riguarda il traffico per il trasporto di 3.000 ton/anno metanolo previsto per la Centrale di stoccaggio di Bordolano, si rinnova la richiesta di realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio, nel territorio del Comune di Bordolano, fra la SP 86 Brescia-Cremona “Quinzanese” e la strada “della Moja” in fase di allargamento.

La rotatoria ha la doppia valenza di mettere in sicurezza il traffico per il trasporto di 3.000 tonn/anno di metanolo per le operazioni di stoccaggio di metano alla prevista centrale ed il collegamento al “Cluster A”, alla “Centrale di stoccaggio” ed al “Cluster B” oltre che per le operazioni di manutenzione, anche in caso di interventi di emergenza.

In pratica siamo di fronte ad un previsto e programmato traffico di 3.000 tonn/anno di metanolo, sostanza pericolosa ed infiammabile, per una durata di 40 (quaranta) anni come previsto dalla Concessione dell’attività di stoccaggio.

Sulla SP 86 “Quinzanese” Brescia-Cremona saranno in transito 120.000 tonnellate di metanolo che interesseranno la comunicazione “SP 86 Quinzanese-Strada della Moja” in ogni stagione compreso le nebbie ed il ghiaccio: si vuole lasciare questo incrocio senza una sicura viabilità di attraversamento da e per gli impianti metaniferi?

In caso di incidente con i trasporti di metanolo cosa è stato previsto per i lavoratori del vicino polo industriale-artigianale di Bordolano che si trova nei pressi dell’incrocio della “strada della Moja”?

Quali sicurezze per gli utenti della “SP 86 Quinzanese Brescia-Cremona”?

Anche questa domanda è rimasta senza risposta adeguata nell’incontro avvenuto giovedì 13 settembre 2012.

Alla luce di tutto ciò, si chiede di:

a) sospendere con decorrenza immediata il “Progetto piazzole” a partire dalla prevista “Piazzola 1” – Cascina Colombara (!!!);

B) attivare un confronto serio sui problemi della sicurezza stradale e della viabilità per:

1) la “SP 25 Bordolano-Castelvisconti (mancano limiti di velocità e controllo sul transito di mezzi pesanti);

2) la SP 86 “Quinzanese Brescia-Cemona”;

3) viabilità accesso di emergenza al “Cluster A”, alla “Centrale stoccaggio”, al “Cluster B”; 4) sulle modalità di realizzazione della viabilità di emergenza;

5) se la stessa viabilità di emergenza non si ritenga prioritaria e di interesse primario per la sicurezza pubblica di utenti ed abitanti di Bordolano e del territorio circostante interessato dagli impianti di stoccaggio del “Progetto Bordolano Centrale e stoccaggio metano”.

Si resta in attesa di urgente cortese riscontro orale e scritto ai problemi evidenziati.

Distinti saluti.

Soresina, 17 settembre 2012     Ezio Corradi

Vicepresidente

Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

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