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Stoccaggio di Bordolano, l’opposizione assedia il sindaco: non c’è il piano d’emergenza, diversi gli aspetti oscuri. Ecco la lettera di oggi a Bottini

Creato il 30 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

C’è chi afferma che i terremoti hanno epicentro anche 10 km sotto il suolo, mentre altri sostengono che gli impianti di stoccaggio procurano microsismicità, rilevata dalle aziende proprietarie stesse. Microsismicità non significa causa immediata di terremoti, ma movimenti tellurici di superfici, che nel corso degli anni, azionando motori potenti a poca profondità nel terreno, possono creare anche qualche problema, non solo grandi introiti a chi fa degli stoccaggi un’opzione economica nazionale.

Si parla di interesse nazionale solo per l’Eni, però, nei documenti ministeriali, non quando è in gioco la sicurezza dei cittadini.

L’opposizione di Bordolano, con una lettera allegata qui non chiede altro che informazioni, oltretutto promesse dal sindaco Diego Bottini. Dov’ è la documentazione sui controlli dei tecnici della Stogit dopo le scosse dei giorni scorsi, promessa dal sindaco? Perché il Piano di sicurezza esterna non è ancora pronto? Perché le minoranze non possono sedere al tavolo di discussione del tavolo per la sicurezza? Perché questi ritardi, mentre i lavori della Stogit tuttavia procedono?

La signora Pea, consigliere d’opposizione, chiede che si sospendano i lavori oggi in corso per il progetto Centrale di Bordolano. Già esiste lo stoccaggio, ormai in funzione, poi sarà operativa anche la centrale di pompaggio del gas metano. Il metano sarà pompato a fortissima pressione nel sottosuolo e sarà estratto ugualmente a fortissima pressione. No, non è un terremoto questo. La microsismicità fa male, e il sottosuolo può soffrire di una chiara mancanza di programmazione, perché solo nella Val Padana succedono queste cose, non all’estero.

Quindi l’opposizione di Bordolano chiedere di sospendere i lavori e di inserire il progetto di Bordolano nel quadro dei progetti proposti nel circondario Cremonese e Bresciano, dove si addensa un numero di stoccaggi che non ha paragone in Europa.

Una rete di progetti che potrebbe danneggiare gli acquiferi profondi. E’ questo il danno che si rischia di correre? Si può invece di rischiare sentirsi sicuri? Ci sono poi aspetti economici che sollevano altri dubbi, contenuti nella lettera allegata.

Quanto alla fiducia nella tecnologia, un cittadino fa notare che a Bordolano in occasione delle scosse sismiche, nemmeno funzionavano i cellulari…

p.z.

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