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Stoccaggio di gas di Rivara, l’azienda ricorre al Tar contro il no del ministero, scontro fra M5S e Pd

Creato il 08 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Qui sotto l’articolo di Modenaonline. Che la lotta per realizzare stoccaggi di gas induca una società privata a sfidare il governo è l’ennesima dimostrazione dell’utilità solo economica e speculativa di questo tipo di impianti. Il progetto hub del gas è nazionale con interessi che si proiettano all’estero e semplicemente non ha ragion d’essere. M5S e Pd fanno a gara per prendersi dei meriti. Questi progetti non servono a nulla. Garantiscono un’autonomia energetica di poche settimane e nessuna indipendenza dai fornitori esteri. Ormai da circa 10 anni la penisola subisce danni ambientali rilevanti e nessun vantaggio se non per le società private. 

link a modenaonline

 

SAN FELICE SUL PANARO (Modena) - La questione del deposito di gas nel sottosuolo di Rivara non è ancora chiusa. A riaprire la partita è un nuovo ricorso al Tar presentato da Rivara Gas Storage srl per impugnare il provvedimento con cui il Ministero dell’ambiente archivia, a febbraio 2014,  un’istanza di valutazione di impatto ambientale del 2006 del progetto per ottenere la concessione dello stoccaggio di gas naturale a Rivara.

A rendere noti gli ultimi sviluppi è il Movimento 5 Stelle dell’area Nord. “Lo avevamo detto, la faccenda Rivara non è per nulla chiusa – si legge in una nota - Ancora una volta RGS se ne infischia dei provvedimenti amministrativi di Regione e ministeri e sfida il Governo. Un Governo che continua a mantenere una porta aperta ad ERS per un progetto che evidentemente non dispiace affatto. Nel recente incontro tra i ministri dell’Energia del G7, svoltosi a Roma il 5 maggio, il ministro, Federica Guidi, ha ribadito, per chi avesse ancora dubbi, che tutte le potenzialità energetiche del nostro sottosuolo devono poter essere “in sicurezza” utilizzate. Che è necessario avere ‘maggiori interconnessioni tra i Paesi, sviluppo di nuovi impianti per produrre, ricevere e distribuire il Gas Naturale Liquefatto, diffusione delle smart grids ed efficienti sistemi di stoccaggio per l’energia elettrica e il gas’. Quindi porte aperte a nuove trivellazioni ed a nuovi stoccaggi”.

E tornando a parlare di Rivara: “La melina continua: l’unico segnale politico chiaro per affossare il progetto sarebbe una revoca del decreto ministeriale 17/2/2012 ed è quello che il ministro dell’ambiente Galletti non si decide a fare o forse non ha alcuna intenzione di fare. Al Partito Democratico, che governa Regione e Paese, o manca la coerenza, dal momento che sul territorio dice una cosa ed a Roma ne fa un’altra, o manca di onestà, di coraggio, mentendo volutamente ai suoi elettori, tanto più in prossimità di scadenze elettorali. Il M5S ha tre suoi attivisti dentro le diverse cause intentate da RGS, che si stanno battendo contro il deposito mentre non ci sono tutti i Comuni dell’area del cratere che evidentemente hanno delegato, come sempre, gli interessi del territorio ai poteri forti estranei ad esso”.

La replica dei parlamentari modenesi del Pd

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari rispondono ai 5stelle dell’Area Nord che, dando notizia di un nuovo ricorso al Tar di Rivara Gas Storage srl, accusano l’Esecutivo e il Pd di comportamento dicotomico, a seconda che parlino con i territori o con i produttori di energia. Ecco la loro dichiarazione:

“I 5stelle dell’Area Nord stanno “prendendo fischi per fiaschi”. Dicono che il Governo sta mantenendo una porta aperta per il progetto del deposito interrato di gas a Rivara. Non è vero, il Ministero dell’Ambiente si è già espresso chiaramente e ha detto no al progetto: tanto è vero che il nuovo ricorso di Rivara Gas Storage impugna proprio il diniego al progetto espresso dal Ministero. Che gli atti amministrativi dei diversi soggetti appartenenti alla Pubblica amministrazione possano essere sempre impugnati al Tar è norma stabilita a garanzia e tutela dei cittadini. E questo è vero per tutti gli atti. Infatti, quando i 5stelle invocano la revoca del decreto ministeriale 17/2/2012, non propongono una soluzione definitiva, ma semplicemente l’adozione di un atto che, a sua volta, potrà, se Rivara Gas Storage ne avrà interesse, essere impugnato davanti agli organi giudiziari amministrativi competenti. Come Pd ribadiamo che il Governo ha già chiuso la partita del deposito di gas. Come parlamentari, comunque, appena avuto notizia del nuovo ricorso al Tar ci siamo attivati per comprendere quali azioni possano essere assunte sul territorio e in Parlamento per meglio tutelare le decisioni già definite. Quanto alle accuse rivolte al ministro Guidi, è evidente che il ministro ha tracciato una strategia energetica complessiva, non ha certo riaperto sul fronte del gas di Rivara. Sostenere queste tesi significa fare allarmismo in una terra già duramente colpita dal sisma e voler strumentalizzare per fini elettorali paure già abbondantemente risvegliate da quanto accaduto: queste zone non meritano trattamenti di questo tipo. C’è chi urla e c’è chi assume atti. Gli atti del Pd e di chi governa il territorio, sia a livello locale che nazionale, sono chiari e univoci: il no al deposito di gas lo hanno detto i territori, lo ha ribadito la Regione, lo hanno rilanciato i parlamentari, lo ha confermato il Governo”


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