Il presidente dell’Eritrea, Isaias Afewerki, è stato denunciato per crimini contro l’umanità sulla base di una legge appena entrata in vigore in Svezia.
Le nuove norme permettono ai magistrati scandinavi di perseguire i responsabili di reati di questo tipo anche se commessi all’estero.
Secondo Percy Bratt, avvocato e attivista per i diritti umani che ha avviato l’azione legale a Stoccolma, “non si tratta di una decisione solo simbolica perché esistono basi giuridiche per perseguire le persone denunciate”.
Afewerki è accusato, tra l’altro, di tortura e sequestro di persona.
In Svezia vivono circa 12.800 eritrei, molti dei quali richiedenti asilo politico.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 02 luglio a 19:12
Era ora... ci voleva la democrazia svedese !!!