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Stop a pesce fresco nell'Adriatico

Creato il 21 luglio 2013 da Webcla
Stop a pesce fresco nell'Adriatico

Stop al pesce fresco a tavola da lunedi' 22 luglio, per l'avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attivita' della flotta da pesca italiana lungo l'Adriatico da Trieste a Rimini. A darne notizia e' Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il provvedimento ha l'obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, in un 2013 segnato da un calo del 16 % dei consumi di pesce fresco nel primo trimestre.

Con il fermo pesca aumenta anche il rischio - sottolinea Impresapesca Coldiretti - di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non e' in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Si parte dunque il 22 luglio per l'alto Adriatico, nel tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 42 giorni, delle barche che hanno sistemi a traino. Il 5 agosto - continua Impresa Pesca Coldiretti - stop alle attivita' per il centro e sud Adriatico, da Pesaro a Bari. Il primo ottobre si fermeranno i pescherecci a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno, mentre Sardegna e Sicilia decideranno nel periodo agosto e settembre in piena autonomia.

Il tutto in una situazione che, secondo un'analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, ha visto aumentare del 6,3 % le famiglie italiane che hanno rinunciato ad acquistare pesce fresco nonostante i prezzi al consumo siano rimasti pressoche' stabili nel primo trimestre dell'anno. A segnare un forte calo nei consumi - precisa la Coldiretti - e' il pesce azzurro come le alici che calano del 12 % ma nel piatto degli italiani diminuiscono anche i calamari (-14 %) e le cozze e gli altri mitili (-12 %). Un crollo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha gia' perso il 35 % delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro. Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualita' e l'identita' nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.
Fonte: Agi


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