STOP ai canili lager

Creato il 21 gennaio 2014 da Makinsud

Nel quartiere di Picanello a Catania è stato denunciato, per maltrattamento di animali e abusivismo edilizio, il proprietario di un negozio di mangimi.

L’attività svolta dal soggetto in questione, che ha suscitato indignazione da parte dell’opinione pubblica, riguarda la detenzione forzata di cani di razza e di un pony, che riversavano in pessime condizioni igenico-sanitarie all’interno di anguste gabbie metalliche. Questi spazi ristretti, ben lontani dall’idea di “luogo accogliente” per queste specie animali, erano stati allestiti nel cortile dell’abitazione del proprietario del negozio.

Tutto questo fa intuire come gli animali fossero oggetto di proficui traffici economici in quanto, dopo il sequestro da parte della polizia che li ha destinati a nuove famiglie e ad associazioni, ne è stato stimato un valore complessivo di 50.000 euro. Ancora una volta si tratta di maltrattamenti nei confronti di animali, in un contesto dove i canili improvvisati la fanno da padrone. Spesso, queste strutture arrangiate, rilevate in ogni parte di Italia, fungono da depositi che contengono la “merce da vendere”, la cui particolarità è quella di trattarsi di animali ai quali non viene riconosciuto il valore della vita, o la capacità di provare sofferenze. Infatti, l’animale oggetto di maltrattamenti, diventa una merce di scambio volta a incrementare interessi economici, a discapito dei suoi reali bisogni e delle sue necessità.

Dalle pessime condizioni igenico-sanitarie fino alla compromissione della libertà di movimento, l’animale viene privato della sua identità di essere vivente in quanto viene visto come un oggetto, concezione ancora dominante per alcune persone. Tuttavia, nel caso avvenuto a Picanello, esiste un positivo rovescio della medaglia rappresentato dalla denuncia nei confronti dell’uomo autore dei maltrattamenti, e dal tempestivo sequestro degli animali per destinarli a persone ritenute idonee. Ciò costituisce un passo in avanti per il riconoscimento del rispetto verso gli animali, in quanto esseri viventi, e per la condanna sempre più accesa nei confronti della violenza in una società che non ne ha bisogno.


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