Anch’io penso che un oggetto tascabile e di grande diffusione, come un pacchetto di cerini, possa essere un meraviglioso ed economico strumento di promozione dell’arte contemporanea locale. Quanti giovani potrebbero sfoderare la loro creatività su queste minime superfici, apponendo la loro firma, facendosi conoscere dovunque, anche là dove non avrebbero mai pensato. Le Istituzioni dovrebbero sostenere queste piccole strategie promozionali che non prevedono grandi budget, ma i cui risulati possono essere di gande portata se, poi, accompagnati da altrettanti efficaci messaggi di coerenza a supporto delle stesse attività artistiche.
Un oggetto che funge anche da piccolo ufficio stampa di promozione turistico-culturale, sia per la città, sia per chi contribuisce a fare cultura locale, un’occasione per i giovani di avere platee infinite e vetrine internazionali alle quali proporsi facendo auto promozione.
Assessori, fatevi avanti con idee nuove, esclusive, innovative e abbandonate i soliti “format accademici “, uguali per tutti, comodi ma inefficaci! Questa è l’unica forma possibile per evitare l’assistenzialismo da parte delle istituzioni e per insegnare ai giovani che occorre fare impresa nell’arte per non lasciarla morire.
Per questo gli assessori dovrebbero avere ,oltre ad un know-how anche artistico, conoscenze di marketing e di comunicazione. Palermo ha scelto il maestro Battiato per l’assessorato al turismo e allo spettacolo, e Cremona chi proporrà per competere con questi “giganti”?
Basteranno davvero i violini ed il mondo della liuteria? Io credo di no.
Claudia Cremonesi
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