Da un’indagine di mercato realizzata nel 2011, emerge che il 52% degli scarti conferiti in un’isola ecologica media di Roma è potenzialmente riusabile, poiché in buone condizioni oppure perché riparabile o restaurabile.
Il dato è significativo, ma non è una novità il fatto che siamo un popolo di spreconi, verrebbe da dire: quando qualcosa non ci serve più, semplicemente, lo eliminiamo.
I nostri nonni non sarebbero molto d’accordo sull’impostazione, così consumistica, della nostra società. Ai loro tempi, 40 anni fa, non si buttava via davvero nulla !
In questo periodo, sicuramente complice la crisi stessa, sta però prendendo piede il mercato dell’usato, nato anche dalla consapevolezza di un necessario cambiamento di valori sociali ed economici.
I negozi dell’usato sono ormai molti, noi abbiamo avuto occasione di conoscere Mercatopoli, una serie di negozi dell’usato basati su uno stile innovativo, moderno ed organizzato, che hanno come scopo quello di rifiutare il consumismo e di scegliere la filosofia del riuso. In questi negozi si ha la possibilità di vendere i nostri oggetti e di acquistarne altri, diventando così un luogo di scambio e di intrattenimento, dove passare il tempo a curiosare tra la molta merce in vendita e cercare qualcosa che faccia al caso nostro.
Perché è importante la pratica del ri-uso?
- per risparmiare le materie prime necessarie alla produzione di materiali nuovi;
- per risparmiare energia necessaria alla trasformazione di tali materie prime in
- prodotto finito;
- per diminuire i rifiuti che vanno nelle discariche e negli inceneritori;
- per ridurre l’inquinamento causato da discariche e da inceneritori;
- per un modus vivendi più equilibrato troppo influenzato dall’usa e getta;
- per risparmiare soldi;
Il fascino dell’usato ci sta quindi conquistando e noi, prima di andare a riempire le borse dai grossi Brand nei centri commerciali, un giro ce lo facciamo.
VM
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