Il presidente della Camera Laura Boldrini vuole mettere un freno alla pubblicità che usa il corpo delle donne per qualsiasi prodotto.
Da molti anni, ormai, per pubblicizzare un dentifricio, un'autovettura, una vernice o un semplice aperitivo, sembra indispensabile che lo spot comprenda una o più parti, del corpo femminile.
Purtroppo anche in questo siamo diversi dagli altri paesi europei, in peggio naturalmente, non aiuta neanche il fatto di essere un paese cattolico, con annesso Vaticano e clero, che in tante altre occasioni si batte per non permetterci di progredire al pari degli altri paesi.
Nelle nostre città i nostri occhi sono costantemente colpiti da immagini di corpi femminili, corpi perfettamente modellati tanto da far fare paragoni a chiunque voglia mettere in discussione la bellezza della propria compagna.
Ma la cosa più preoccupante di questo continuo bombardamento pubblicitario è che, ad un certo punto, la donna diventa un oggetto al pari del prodotto consigliato e, per certi tipi di uomini, la confusione è tale da produrre lo scempio che ogni giorno siamo costretti a vedere sui giornali e sulle televisioni.
Una volta, ormai tanto tempo fa, il corpo della donna era considerato sacro, sia per il fatto di diventare madre, sia perché fosse "visto" come l'angelo del focolare, ma tutto ciò fa ormai parte dei vecchi ricordi.
Credo che ci vogliano leggi più severe, ma anche più consapevolezza da parte delle donne, di non essere viste come oggetti, ma come esseri pensanti, come, e, a volte, più degli uomini.
Mammut
Fonte originale: Informazione e news.