Magazine Opinioni
Già a suo tempo scrissi un post dove trattavo questo problema. Agli albori della medicina qui in occidente abbiamo iniziato ad usare gli animali per testare la validità e la nocività delle sostanze che impieghiamo in ogni campo, dall'alimentare, ai farmaci, alla cosmesi, ai detersivi..., insomma per ogni cosa noi usiamo la vita di un animale per sentirci sicuri che non ci nuoci alla salute. Un po' come facevano gli antichi imperatori, persino Adolf Hitler, che usavano altre persone, generalmente schiavi o individui ritenuti sacrificabili perché inferiori, per far assaggiare il cibo così da non incorrere in avvelenamenti poco graditi. Per troppo tempo si è creduto che questa pratica fosse normale anzi inevitabile ed in più umana, nel senso che non si pensava e non ci si preoccupava della sofferenza atroce a cui vengono sottoposti questi poveri animali. Mi ricordo che da bambina mi dicevano che gli animali non sono come gli esseri umani, si credeva che non provassero il dolore, il piacere, l'affetto, che non fossero in grado di percepire determinate emozioni. Bene si sbagliavano ma era una credenza diffusa ricordo anche che quando mi moriva il mio criceto mi dicevano che loro non avevano un paradiso come noi, insomma erano esseri inferiori punto e basta. Meno male che con il tempo la mentalità è un pochino migliorata così persone con vedute morali più aperte hanno iniziato a studiare le emozioni degli animali ed hanno compreso che loro come noi soffrono e provano affetti.
Volevamo essere ciechi per comodo perché io che ho due bellissime gattone, una piccola dolce cagnetta ed un simpatico porcellino d'india noto che non è così. Quando ogni tanto andiamo a passeggiare le micione ci vengono dietro comportandosi come la nostra Kunai, la cagnetta. Se andiamo via, quando torniamo si presentano e si strofinano sulle nostre gambe. Addirittura la miciona quando ebbe i piccoli si metteva nel centro della sala e guardandomi miagolava fino a che non l'aiutavo a prendere le due gattine per portarle nella cuccia dove lei poi le allattava. Se per caso non la badavo aumentava il volume del miagolio e mi rimaneva attaccata finché non smettevo di sbrigare le mie faccende per andare in suo aiuto. Samanta, la porcellina, tutti i giorni ci fischia quando vuole che qualcuno vada da lei per farle le coccole o per sgranchirsi le zampette. Non parliamo poi del cane: Kunai per attirare la mia attenzione affinché sia esaudito ogni suo bisogno mi tocca con il naso e dopo avermi fatto il suo pum pum si gira per farmi capire cosa vuole e così, a seconda di dove rivolge lo sguardo, ci fa comprendere cosa desidera.
Non avranno la parola come la usiamo noi per esprimere pensieri e desideri ma di sicuro hanno altri metodi facilmente intuibili se si vuole capire.
Provano sentimenti lo noto quando magari Kunai rimane da sola in casa con i figli per qualche giorno: diventa inappetente, così come anche quando mancano i ragazzi, oppure quando non le gusta qualche cibo o la sgridiamo lei si mette di schiena. Insomma avranno magari un altro modo di manifestare i loro sentimenti ma sicuramente hanno e provano emozioni. Come provano le sensazioni di bene ovviamente sentono il dolore e così proviamo ad immaginarci quanto soffrono tutti quei poveri animali che vengono usati nella sperimentazione. Sono delle vere e proprie torture. In nome di cosa ci siamo arrogati il diritto di sottoporre altri esseri viventi a tutto questo male? Chi siamo noi per dire che è giusto tutto ciò? Chi siamo noi per sentirci in diritto di tutelare le nostre esistenze a discapito di quelle di altre? Chi siamo noi per giudicare chi sia essere superiore ed essere inferiore?
Ora vi propongo un video vi preannuncio che dopo che lo avrete visto sinceramente rimarrete allibiti. Sono consapevole che molti preferiscono non vedere certe cose perché le trovano inutili molti affermano che far vedere e spiattellare così la violenza e la sofferenza è troppo ma scusate eppure abbiamo visto migliaia di volte immagini di uomini emaciati di bambini con le pance gonfie, perché vedere i documentari dei campi di concentramento non è forse uguale? Che sia sofferenza umana o sofferenza animale è sempre e solo sofferenza, la stessa sofferenza che noi genere umano, che abbiamo perduto la capacità di vivere secondo il cuore, infliggiamo a chiunque riteniamo inferiore. Siete comunque liberi di cliccare o no ma se lo fate capirete cosa si vuole far abolire, capirete perché tutte quelle persone che vengono etichettate come animaliste si stanno battendo, come per esempio Laura e Giovanni di Agenda Pianeta Terra, affinché questa barbarie venga finalmente abolita. Sono sessanta secondi che forse apriranno gli occhi. Quando l'ho visto devo dire che sinceramente mi sono vergognata, anche se con le mie mani non ho mai fatto del male ad un animale, mi sono sentita un essere spregevole proprio perché appartengo alla specie animale più brutale e violenta che ospita il nostro pianeta.
Leonardo da Vinci così dichiarava: chi non punisce il male comanda che si faccia.
L'inutilità della sperimentazione animale: Focus, Trieste.com, Tecnologia ambiente.
Comunque sia per chi ha dei dubbi e magari pensa che è utile, rispetto la loro opinione però se nello stesso momento crede che l'uomo e l'animale sono due esseri viventi che hanno entrambi lo stesso diritto di vivere nella serenità e senza le torture con pari diritti allora consiglio questo articolo dove si dice che la sperimentazione animale sotto l'aspetto scientifico ancora non è possibile toglierla e ne spiega i motivi però al contempo dice che eticamente e moralmente è sbagliata è inumana è un atteggiamento crudele che perpetra l'uomo su un essere vivente più debole rispetto a noi. Istituto di bioetica: "NO" alla sperimentazione animale
Molto gentilmente una ragazza che si batte per far si che queste crudeltà terminino il prima possibile mi ha mandato questo che condivido con voi, anzi chi è d'accordo prego che condivida questo mio scritto e se ancora non lo ha fatto che firmi le petizioni che trattano questo argomento quando vengono proposte. Solo una mobilitazione di massa, una presa di coscienza collettiva potrà debellare questa sofferenza. La Direttiva 2010/63/UE in materia di “protezione degli animali utilizzati a fini scientifici” (più nota come direttiva sulla vivisezione/s.a.) veniva recepita 4 anni fa, oggi.
Approvato dal Parlamento europeo (a firma del Presidente J. Buzek) e dal Consiglio (a firma del Presidente O. Chastel) a Strasburgo il 22 settembre 2010, il documento in oggetto consta di 66 articoli e di 8 allegati (il testo ha rilevanza ai fini del SEE).
La direttiva è divenuta operativa il 20 ottobre 2010, ossia il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione del testo integrale sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
La Commissione competente potrà riesaminare il contenuto degli articoli e relativi allegati entro il 10 novembre 2017.
____
Un punto che è bene non dimenticare riguarda gli animali sui quali si pratica e si potrà praticare la vivisezione/s.a.
- Topi [Allegato III - Sezione B1: “Topi, ratti, gerbillli, criceti e porcellini d'India”, rif. Tabella 1.1]
- Ratti [Allegato III Sezione B1: “Topi, ratti, gerbillli, criceti e porcellini d'India”, rif. Tabella 1.2]
- Gerbilli [Allegato III Sezione B1: “Topi, ratti, gerbillli, criceti e porcellini d'India”, rif. Tabella 1.3]
- Criceti [Allegato III Sezione B1: “Topi, ratti, gerbillli, criceti e porcellini d'India”, rif. Tabella 1.4]
- Porcellini d'India [Allegato III Sezione B1: “Topi, ratti, gerbillli, criceti e porcellini d'India”, rif. Tabella 1.5]
- Conigli [Allegato III Sezione B2: “Conigli”, rif. Tabelle 2.1, 2.2. 2.3, 2.4]
- Gatti [Allegato III, Sezione B3: “Gatti”, rif. Tabella 3]
- Cani [Allegato III, Sezione B4: “Cani”, rif. Tabella 4.1, 4.2]
- Furetti [Allegato III, Sezione B5: “Furetti”, rif. Tabella 5]
- Uistitì e tamarini [Allegato III Sezione B6: “Primati non umani”, rif. Tabella 6.1]
- Scimmie scoiattolo [Allegato III, Sezione B6: “Primati non umani”, rif. Tabella 6.2]
- Macachi e cercopitechi [Allegato III, Sezione B6: “Primati non umani”, rif. Tabella 6.3]
- Babbuini [Allegato III, Sezione B6: “Primati non umani”, rif. Tabella 6.4]
- Bovini [Allegato III, Sezione B7: “Animali da allevamento”, rif. Tabella 7.1]
- Pecore e capre [Allegato III, Sezione B7:“Animali da allevamento”, rif. Tabella 7.2]
- Maiali e minipigs (cinghiali adulti convenzionali) [Allegato III, Sezione B7: “Animali da allevamento”, rif. Tabella 7.3]
- Equini [Allegato III, Sezione B7: “Animali da allevamento”, rif. Tabella 7.4]
- Pollame domestico [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.1]
- Tacchini domestici [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.2]
- Quaglie [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.3]
- Anatre e oche [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.4, 8.5]
- Piccioni [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.6]
- Diamante mandarino [Allegato III, Sezione B8: “Uccelli”, rif. Tabella 8.7]
- Urodeli acquatici [Allegato III, Sezione B9: “Anfibi”, rif. Tabella 9.1]
- Anuri acquatici [Allegato III, Sezione B9:“Anfibi”, rif. Tabella 9.2]
- Anuri semiacquatici [Allegato III, Sezione B9:“Anfibi”, rif. Tabella 9.3]
- Anuri semi-terricoli [Allegato III, Sezione B9: “Anfibi”, rif. Tabella 9.4]
- Anuri arboricoli [Allegato III, Sezione B9: “Anfibi”, rif. Tabella 9.5] - Chelonidi acquatici [Allegato III, Sezione B10: “Rettili”, rif. Tabella 10.1]
- Serpenti terricoli [Allegato III, Sezione B10: “Rettili”, rif. Tabella 10.2]
- Pesci [Allegato III, Sezione B11: “Pesci”, rif. Voci 11.1, 11.2, 11.3, 11.4, 11.5] __*__ All'Allegato IV sono indicati i metodi di soppressione degli animali. Sono previsti, come riportato nella Tabella 3, a seconda della specie e di taluni condizioni, le seguenti procedure:
- Overdose di anestetico (pesci, anfibi, rettili, uccelli, roditori, conigli, cani, gatti, furetti, grandi mammiferi, primati non umani)
- Proiettile captivo (rettili)
- Biossido di carbonio (roditori)
- Dislocazione cervicale (uccelli, roditori, conigli)
- Colpo da percussione alla testa (uccelli, roditori, conigli, cani, gatti, furetti)
- Decapitazione (uccelli, roditori)
- Elettrocuzione (pesci, anfibi, uccelli, conigli, cani, gatti, furetti, grandi mammiferi)
- Gas inserti (per grandi mammiferi)
- Colpo a proiettile libero con fucili, pistole e munizioni adeguate (rettili, cani, gatti, furetti, grandi mammiferi)
A quattro anni dall'approvazione della predetta direttiva inquieta ancora e sempre rilevare all'Allegato VII (“Compiti e mansioni del laboratorio di riferimento dell'Unione”), al punto 2 comma “e”, laddove è specificato che il laboratorio di riferimento comunitario ha la responsabilità di “promuovere il dialogo tra legislatori, autorità di regolamentazione e soggetti interessati competenti, in particolare industria, ricercatori biomedici, organizzazioni dei consumatori e gruppi di animalisti, al fine di sviluppare, convalidare, accettare a livello normativo, riconoscere a livello internazionale ed applicare approcci alternativi”.
L'esplicito riferimento alla promozione ed all'applicazione di metodiche alternative, anziché sostitutive (o, più semplicemente; scientifiche) finalizzate a soppiantare una pratica quale la vivisezione/sperimentazione animale priva di qualsivoglia validazione, mostra come posizioni regolamentiste non siano necessariamente la garanzia dell'abrogazione di un metodo abusato, crudele, oscurantista, dogmatico e non predittivo che si arroga la pretesa di assolvere ad uno degli scopi più alti: quello, cioè, di curare le patologie che affliggono l'essere umano. Ricorrendo alle parole del professor Marco Mamone Capria, “la vivisezione è solo un inganno crudele”.
Sino a che non si diffonderanno informazioni chiare, accessibili a chiunque e non distorte (anche con sottili giochi di parole usate per trarre in inganno) non si approderà ad una comunicazione capace di raggiungere anche chi non ha ancora compreso che il tema della vivisezione tocca tutti. Infatti, finché siffatto metodo persisterà, relegando la vera scienza ai margini più remoti, la salute pubblica sarà costantemente in pericolo e gli animali continueranno a subire i più crudeli orrori nel nome del Nulla assoluto. In siffatto contesto, i metodi sostitutivi avranno vita assai difficile, avendo come loro termine di paragone i risultati desunti dalla vivisezione/s.a. Quest'ultima, mai validata, approda, di volta in volta, a conclusioni differenti a seconda della specie testate. Scalzare il paradigma di “presunta ma mai oggettivata” scientificità di questa prassi largamente in uso è il primo necessario passo per consentire alla Vera Scienza di occupare il posto che le smetta di diritto, e questo sarà sempre una meta lontanissima fintanto che non esisterà una normativa che imponga che la vivisezione/s.a. sia obbligatoriamente validata e fintanto che nelle menti delle persone faccia breccia la questione etica che non può essere ulteriormente posticipata e rinviata. Normative, scientificità, etica, cultura, informazione e quant'altro sono gli strumenti per combattere un tale abominio tanto per gli esseri umani quanto per gli animali. __*__ Testo della direttiva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 276 del 20/10/2010 GAZZETTA UFFICIALE DIRETTIVE SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMLI UATI A FINI SCIENTIFICI. Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 26 - Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (14G00036) - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nr. 61 del 14 marzo 2014). Entrata in vigore del provvedimento: 29 marzo 2014 http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/03/14/14G00036/sg
Per saperne di più.
“Vivisezione: un po' di chiarezza sul dibattito in corso“ di Marco Mamone Capria
Sempre a proposito di vivisezione, resta un punto fermo la puntata di “Report”, condotto da Marilena Gabanelli e andato in onda in prima serata su Rai3 il 22 ottobre 2004, che rappresenta uno dei pochissimi casi (certamente il solo sulle reti della televisione di Stato) che abbia affrontato a fondo questo tema, evidenziando l'approccio dei promotori e dei fautori della sperimentazione animale. Titolo della puntata-inchiesta (di cui si allega link) è assolutamente esemplificativo:
“Uomini e topi”.
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