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Storia della moda: 1840-1850

Creato il 29 gennaio 2011 da Estel
 Storia della moda: 1840-1850
Con il 1840 le maniche abbandonano totalmente il volume precedente e diventano lunghe e aderenti. Il corpino, di linea aderente e piu’ allungata rispetto a prima, accentua ulteriormente questa sua verticalita’ terminando a punta, e gli scolli a barca spariscono a favore di uno scollo rotondo e accollato da cui spesso fa capolino un colletto bianco.Le gonne, che ora toccano di nuovo terra, al contrario acquistano volume e rotondita’, e per sostenerle in questa loro crescita nasce la crinolina, una sottogonna rigida in crine intessuto con fili di lana o seta.
Storia della moda: 1840-1850Storia della moda: 1840-1850Calze e scarpe, ora completamente nascosti dall’abito, perdono importanza, ma e’ in questo periodo che ricompare un basso tacco sulle calzature dalla punta sempre quadrata e gli stivaletti acquistano sempre più importanza.Le acconciature sono basse con i capelli, idealmente scuri, spartiti sulla fronte e raccolti sulla nuca. I cappelli a capote incorniciano il viso spesso sovrapponendosi alle cuffie di pizzo che non vengono quasi mai tolte.I guanti, o i mezzi guanti, sono indossati in ogni circostanza, anche in casa.Per quel che riguarda la biancheria i lunghi mutandoni non sono più dritti ma si stringono all'altezza delle caviglie.
E’ di questo periodo la nascita dello scalfo. Una evoluzione sartoriale fondamentale che permette finalmente di muovere agilmente le braccia anche con maniche aderenti.
I gioielli sono pochi e discreti con orecchini piccoli e raramente pendenti e quasi mai collane, ma fa la sua comparsa in cintura la chatelaine a cui venivano appesi gli oggetti piu’ disparati, dalle chiavi al set da cucito.
Verso la fine di questo periodo fanno la loro comparsa appese in vita anche piccole borsette.
Storia della moda: 1840-1850
In questo decennio le gonne si allargano a dismisura arrivando a raggiungere anche i sette metri di circonferenza. Per permettere di sostenere un tale volume le sottogonne rigide del periodo precedente vengono sostituite da gabbie di fili metallici leggere e pratiche che permettono una maggiore agilita’ di movimento nonostante il volume degli abiti. Le gabbie sono poi ricoperte ancora da una o piu' sottogonne di tessuto per ammorbidirne le forme e dare una migliore silhouette all’abito.Per lasciar spazio al volume delle gonne, la vita degli abiti si sposta leggermente in alto. Il corpetto e’ comunque ancora aderente e le maniche piu’ comuni sono a pagoda, ampie dal gomito in giu’ e indossate su sottomaniche in battista spesso ricamate.
I decori piu’ comuni sono geometrici con abbondanti applicazioni di passamanerie alle maniche e in fondo alla gonna.La sera, per il ballo, le scollature sono ampie e a cuore con maniche cortissime spesso accompagnate da guanti altrettanto corti che quindi lasciano le braccia nude.
La grande quantita' di tessuto necessario a confezionare le amplissime gonne fa si' che spesso per un’unica gonna vengano confezionati due corpetti, uno da giorno e uno da sera da usare alternativamente.
Dopo il 1860 il volume della gonna non e’ piu’ perfettamente circolare attorno al corpo ma si sposta sul dietro, sbilanciamento accentuato da un piccolo strascico, e in molti casi l’orlo non tocca piu’ terra rivelando le scarpe. Questo e' ottenuto anche grazie ai raccogligonna, dei partcolari fermagli spesso in argento appesi alla cintura tramite un cordino e che servivano a sollevare la gonna per poter camminare piu' agilmente, per esempio in caso di pozzanghere.
Dal 1864 a segnare la vita compare una cintura e lo scollo piu’ comune non e’ più tondo ma quadrato.
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